Empoli-Milan 2-4: segnano Kessié (doppietta), Florenzi e Theo Hernandez
Vittoria preziosa per la squadra di Pioli che conquista tre punti su un campo difficile. L’esperimento di Kessié come trequartista paga: nel primo tempo l’ivoriano segna due volte, all 12’ e al 42’. Nel mezzo il pareggio di Bajrami. Nella ripresa Cutrone sfiora il pari (traversa), poi il Milan dilaga con Florenzi che segna su punizione e con Hernandez che da pochi passi batte Vicario. Nel finale, Pinamonti accorcia su rigore. Il Milan vince e torna a -4 dall’Inter e va a +3 sul Napoli
24' Attacco centrale da parte di Zurkowski che riesce a prendere campo ma al momento della conclusione è costretto ad affrettare il tiro, palla fuori
La descrizione del gol: azione insistita dell'Empoli, ennesimo cross dalla destra con Kessié che allunga la traiettoria, la palla termina a Bajrami che si coordina alla perfezione e da posizione defilata batte Maignan
La descrizione del gol: altra iniziativa del Milan dalla sinistra, Saelemaekers mette in mezzo, Giroud scarica per Kessié che dal limite dell'area batte Vicario
10' Altro tentativo per la formazione di Pioli ancora con una incursione di Hernandez, palla a Saelemaekers che sposta e calcia, ancora bravo Vicario in tuffo
9' Prima azione pericolosa del Milan, cross dalla sinistra di Theo Hernandez, semirovesciata di Messias ma parata agevole per Vicario
3' E' partito forte l'Empoli, ancora da destra palla in mezzo per Cutrone ben anticipato da Tomori in angolo
2' Subito pericoloso l'Empoli con una buona azione di Stojanovic da destra, palla a Bajrami, conclusione che termina fuori alla sinistra di Maignan
Le squadre stanno facendo il loro ingresso in campo
Quasi tutto pronto per l'inizio di Empoli-Milan
Maldini, Milan: "Il progetto è stato chiaro fin dall'inizio, non c'era la certezza di riuscire ma ci abbiamo messo le idee. Abbiamo una grande storia, ora la strategia è un'altra. Il percorso è lungo, i risultati sono arrivati anche prima del previsto".
Marani: "Il calo del Milan è riconducibile alle tante assenze. Kjaer era determinante e decisivo, nella rinascita dei rossoneri è stato determinante. Leao e Rebic poi erano molto importanti. Manca anche il vero Theo Hernandez e aggiungo anche Calhanoglu: l'ultima parte della sua avventura al Milan è stata scadente ma si alternava con Brahim Diaz e il giovane numero 10 ha adesso il peso della titolarità".