Il triste record del Milan
Il Milan ha tentato 6 tiri in questa partita, primato negativo per i rossoneri in un singolo match in questa Serie A.
Il big match di San Siro termina senza reti e non regala emozioni. Gara bloccata fin dall’inizio, quando i rossoneri cercano di decifrare lo schieramento di Thiago Motta che sceglie McKennie come “falso nove”. Per la Juve ci provano Yildiz e Cambiaso, la migliore occasione del Milan è un colpo di testa alto di Emerson. Alla fine il pubblico fischia le due squadre
l migliore in campo è Thuram, nella squadra di Motta insufficienti Koopmeiners e McKennie. Nel Milan i peggiori sono Musah e Loftus-Cheek
Il Milan ha tentato 6 tiri in questa partita, primato negativo per i rossoneri in un singolo match in questa Serie A.
La Juve si consola (ma oggi è una magra consolazione) con il clean sheet numero 10 in 13 partite di campionato. La squadra di Motta ha mantenuto la porta inviolata nelle ultime 3 partite di Serie A, una serie di 349 minuti senza concedere gol.
San Siro si fa sentire fischiando: praticamente nullo lo spettacolo offerto dalle due squadre
0-0 a San Siro
91' - Mbangula e Danilo per Yildiz e Savona
90' - Tre minuti di recupero
86' - Giallo per Locatelli che a centrocampo stende Leao
84' - Triplo cambio per il Milan: Pavlovic per Gabbia come annunciato, poi dentro anche Calabria e Chukwueze per Emerson e Musah
81' - Fonseca manda a scaldarsi Pavlovic, dopo che Gabbia ha fatto sapere di non stare bene
80' - Doppio cambio nella Juve: entrano Weah e Fagioli per McKennie e Conceiçao
70' - Dentro Pulisic, per un impalpabile Loftus-Cheek
69' - Leao sulla sinistra salva un pallone sulla linea, sgasa e scappa via a Cambiaso; poi entra in area e cade giù, con Savona che lo anticipa. Proteste del Milan che chiede il rigore. Le più vivaci di Fofana, che prende il giallo
67' - Giallo per Emerson che impedisce fallosamente a Yildiz di entrare in area dal lato corto di sinistra
63' - Thuram ci prova dal limite, destro morbido tra le braccia di Maignan
55' - Thiago Motta manda a scaldarsi Danilo. Poi però Cambiaso passando davanti alla panchina bianconera fa segno al suo allenatore di essere in grado di proseguire
52' - Sembra zoppicare Cambiaso, e da qualche minuto cerca di fare stretching. Non è fluida la sua corsa e dopo un semplice appoggio a un compagno sembra aver provato dolore
50' - Sul versante offensivo la Juve costruisce una bella azione, con McKennie che trova un filtrante in area per Cambiaso: diagonale a pochi passi dalla porta chiuso in angolo da un grande intervento di Thiaw
49' - Il Milan imbastisce una sorta di trama offensiva mandando al cross da destra Emerson Royal, che guadagna un angolo: boato di San Siro, che spera sia il segnale che la partita si è finalmente accesa
Al rientro in campo, Thiago Motta si è intrattenuto per un po' in panchina con Weah. Che sia lui la mossa per il secondo tempo? Nel Milan invece si è scaldato Pulisic
Alcuni numeri che fotografano bene il tipo di partita che è stata nel primo tempo: un solo tiro in porta in 45', quello di Gatti da fuori area e senza pretese. Un solo corner (del Milan, nel minuto di recupero); appena 4 i tocchi del Milan nell'area della Juve, solo 6 quelli della Juve nell'area del Milan
Partita bloccatissima, ancora nessuna emozione nel primo tempo. Lunghissima fase di studio iniziale, con il Milan che ha cercato di decifrare lo schieramento della Juventus (una sorta di 4-2-4 con McKennie e Koopmeiners che si alternano nel fare i “centravanti”) e i bianconeri in controllo senza però creare nulla. Solo uno squillo per parte. Per la Juve, di Yildiz: palla controllata nella zona in cui potrebbe far partire un tiro a giro e invece cerca il rasoterra sul primo palo, con palla fuori. Per il Milan l’unica vera “palla-gol” arriva nel recupero, con Emerson che di testa non inquadra la porta sugli sviluppi di un corner
0-0 e zero emozioni
45'+1 - Prima "occasione" per il Milan. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo, la palla si impenna e Emerson arriva a colpirla di testa in corsa, mandando alto
38' - Leao da sinistra cerca Morata sul palo lontano: colpo di testa dello spagnolo debole e a lato
27' - Giallo anche per Gatti, che mette giù Morata
26' - Giallo per Leao, per proteste. Conceiçao va dritto sul connazionale, e sarebbe anche un intervento da giallo: Leao si lamenta in modo troppo vivace e Chiffi estrae il cartellino al suo indirizzo
23' - Chance per Yildiz. Thuram allarga per lui a sinistra, proprio nei pressi del vertice dell'area di rigore. Da lì tutti si aspettano un tiro a giro "alla Del Piero" verso il palo lontano e invece il turco sceglie il rasoterra forte verso il primo palo. Palla che sfila fuori non di molto
16' - La Juve fa un grande possesso palla riuscendo a far abbassare il Milan e portando Gatti sulla linea dei 20 metri. Da lì il centrale bianconero decide di provarci con un tiro che Maignan controlla senza problemi
10' - Koopmeiners sfonda sul versante sinistro dell'area e cerca il tiro in porta nonostante sia un po' defilato. Gran botta, potente, ma palla che non inquadra lo specchio
8' - Discesa di Cambiaso a sinistra, con cross in mezzo per Conceiçao che però trova l'impatto col pallone debolmente e il suo sinistro è rimpallato da Theo. Un'azione quasi fotocopia di quella che aveva visto Cambiaso segnare in nazionale alla Francia, sul cross di Dimarco (e sempre con Maignan in porta)
5' - Primi minuti di pressione molto alta da parte del Milan, con le due squadre che però si studiano, e non è solo una frase fatta in questo caso. I rossoneri cercano di decifrare e prendere le misure all'attacco inedito bianconero, la Juve sta valutando la posizione di Musah
Andiamo subito ad analizzare lo schieramento della Juve, allora. Il giocatore più avanzato dei bianconeri è effettivamente McKennie, anche se Koopmeiners quando va in pressione sale sulla sua stessa linea. A tratti, sembra un 4-2-4 quello bianconero
Dopo l'inno della Serie A e il saluto di rito tra i giocatori, ecco i capitani, Theo Hernandez e Locatelli, impegnati con Chiffi nel sorteggio
Grande atmosfera, quella delle grandi occasioni, a San Siro. Giochi di luci prima dell'ingresso delle squadre, pienone sugli spalti, terreno appena rizollato: ci sono tutti gli ingredienti per una grande serata
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Emerson Royal, Gabbia, Tomori, Theo Hernandez; Reijnders, Fofana; Musah, Loftus-Cheek, Leao; Morata. All. Fonseca.
JUVENTUS (4-2-3-1): Di Gregorio; Savona, Gatti, Kalulu, Cambiaso; Locatelli, Thuram; Conceicao, Koopmeiners, Yildiz; McKennie. All. Motta.
Zlatan Ibrahimovic ha parlato nel prepartita a Dazn, concentrandosi sugli attaccanti del Milan: "Sono sempre stato orgoglioso di Leao, l'ho conosciuto ragazzino e potenziale talento, ora è 'il' calciatore. Poi sappiamo che ci sono sempre momenti più o meno 'wow', bisogna cercare di fare in modo che quelli 'wow' siano più lunghi. E' uno dei calciatori più forti al mondo, lo sta dimostrando. Ancora non sa quanto è forte, quando lo capirà uscirà fuori. Si parla tanto di lui è c'è tanta pressione su di lui perché è il più forte di tutti: la domanda è quanto lo sa lui. Se glielo ricordo io? Non bisogna dirglielo ogni giorno, altrimenti si rilassa. Ma ognuno è diverso e fatto a modo suo, nel mio caso non mi serviva nessuno". Poi su Morata: "Siamo molto soddisfatti di lui, è un giocatore più di collettivo, non fa 50 gol all'anno ma è un leader che aiuta la squadra e non solo in campo"
L'Inter ha vinto 5-0 a Verona, si è portata in testa in attesa di Napoli-Roma di domani e adesso sono Milan e Juventus che cercheranno di rispondere per restare in scia. I bianconeri, con una vittoria, salirebbero al terzo posto (in attesa della replica del'Atalanta, in campo stasera contro il Parma)
Nello studio prepartita ora su Sky Sport, Billy Costacurta sottolinea: "La scelta di McKennie serve anche a non dare punti di riferimento ai difensori centrali del Milan. Le letture individuali sono sempre state un problema per i centrali rossoneri, in quello il migliore è Gabbia, che ora rientra"
“Falso nueve”, si dice in questi casi: la Juve non giocherà con un vero e proprio attaccante, nel senso che McKennie non farà, di fatto, il centravanti. L’americano però ha sempre dimostrato una certa confidenza con quella zona del campo, a cui accede solitamente con inserimenti con perfetta scelta di tempo a cui ci ha abituato, ed è per questo che Motta l’ha scelto. Alle sue spalle sulla trequarti Koopmeiners, Conceiçao e Yildiz, e allora viene da pensare che potremmo assistere a diversi scambi di ruolo, soprattutto tra McKennie e Koopmeiners. Anche vista la panchina cortissima, Thiago Motta ha preferito iniziare con una squadra senza attaccanti di ruolo e tenersi un’alternativa, Weah, come carta da giocarsi in corsa.
L’allenatore della Juventus stupisce ancora e, privo di Vlahovic infortunatosi in nazionale, sceglie McKennie come attaccante, schierato come “falso nove”. Sulla trequarti Koopmeiners, Conceiçao e Yildiz, la coppia Locatelli-Thuram confermata sulla mediana. Rispetto al derby contro il Torino, ultima partita giocata dai bianconeri prima della sosta, rientra Di Gregorio tra i pali mentre è confermata in blocco la linea di difesa: Gatti con l’ex Kalulu al centro, Savona e Cambiaso sulle fasce
JUVENTUS (4-2-3-1): Di Gregorio; Savona, Gatti, Kalulu, Cambiaso; Locatelli, Thuram; Conceicao, Koopmeiners, Yildiz; McKennie. All. Motta.
Pulisic non ha superato l’ultimo test che si è tenuto stamattina a Milanello: l’americano non è al meglio e nelle ultime sessioni si era allenato poco, e il provino in mattinata evidentemente non ha dato sufficienti garanzie a Fonseca che lo fa partire dalla panchina. Sulla trequarti, alle spalle di Morata ex di turno, c’è Loftus-Cheek. Confermato Leao, con Musah preferito a Chukwueze. In difesa si rivede dal 1’ Gabbia, accanto a Thiaw, confermati Emerson e Theo sulle fasce così come la diga Reijnders-Fofana a centrocampo
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Emerson Royal, Gabbia, Tomori, Theo Hernandez; Reijnders, Fofana; Musah, Loftus-Cheek, Leao; Morata. All. Fonseca.
La Juventus ha segnato solo due gol nelle ultime sette sfide di Serie A contro il Milan, da maggio 2021 in avanti; nello stesso periodo, tra le squadre affrontate almeno tre volte nella competizione, i rossoneri hanno concesso meno reti solamente al Venezia (zero) – dall’altra parte contro nessuna squadra i bianconeri hanno segnato meno.
La Juventus è la squadra contro cui il Milan ha pareggiato più partite interne in Serie A, 34, almeno otto in più che contro ogni altra avversaria; completano il bilancio 30 successi rossoneri e 25 bianconeri.
Il Milan ha conquistato finora solo 18 punti e anche in caso di successo, il suo totale dopo 12 partite sarebbe inferiore a quello di tutte le ultime quattro stagioni (minimo 23 nel 2023/24).
Il Milan ha perso l’ultima partita casalinga di campionato (0-2 contro il Napoli) e non subisce due sconfitte interne di fila nella competizione da ottobre-novembre 2023 (una delle due proprio contro la Juventus: 0-1 con gol di Manuel Locatelli, uno dei 10 calciatori ad aver segnato con entrambe le maglie in questa sfida).
Prima della Juventus nel 2024/25, l’ultima squadra che aveva registrato nove clean sheet nelle prime 12 partite stagionali di Serie A era stata sempre la Juventus nel 2014/15 – in quel caso i bianconeri si fermarono a nove dopo 13 gare disputate e l’ultima a mantenere la porta inviolata in 10 delle prime 13 è stata la Roma 2013/14.
La Juventus ha mantenuto la porta inviolata in quattro delle prime cinque trasferte di questo campionato, subendo quattro gol nell’altra, contro l’Inter; solo tre volte i bianconeri sono arrivati a cinque clean sheet esterni nelle prime sei: nel 1967/68, nel 2004/05 e nel 2023/24.
Juventus (62) e Milan (45) sono le due squadre che hanno prodotto più sequenze di almeno 10 passaggi terminate con un tiro o un tocco in area avversaria nella Serie A 2024/25; in generale, se i bianconeri hanno registrato il possesso palla medio più alto nel torneo in corso (61.6%), i rossoneri hanno vinto ciascuna delle due gare di questo campionato chiuse con un possesso inferiore al 50% (contro Udinese e Inter).
Il Milan è la squadra che ha trascorso meno minuti in situazioni di parità in questa Serie A (345, recupero incluso); in questi momenti di gioco, quella dei rossoneri è la formazione che ha generato più Expected Goals in media nei 90 minuti (1.9), mentre la Juventus è quella che ne ha subiti di meno (0.6, sempre in media nei 90 minuti).
Rafa Leão è il giocatore che ha portato a buon fine più dribbling in Serie A nel 2024: 74; nel periodo ha segnato nove gol e potrebbe diventare il quarto calciatore capace di raggiungere la doppia cifra di reti nella competizione in ciascuno degli ultimi tre anni solari, dopo Paulo Dybala, Lautaro Martínez e l’avversario di giornata Dusan Vlahovic.
Tra i giocatori dei maggiori cinque campionati europei 2024/25 con almeno tre gol solo Lamine Yamal (luglio 2007) è più giovane di Kenan Yildiz (maggio 2005); dovesse segnare, il turco supererebbe le cinque reti in bianconero in Serie A all’età di 19 anni e 203 giorni, diventando il settimo giocatore più giovane a riuscirci con la Juventus nella competizione (all’ottavo posto Alessandro Del Piero a 19 anni e 313 giorni).