Palermo, Bellusci: "Vogliamo mantenere il primato"

Serie B
Giuseppe Bellusci, difensore del Palermo (fonte Twitter Palermo)
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Il difensore rosanero: "A Cremona era importante rientrare, dobbiamo migliorare sulle palle inattive e capire che sotto certi aspetti il campionato di Serie B è più difficile. Italia? Ero a San Siro lunedì, dispiace ma ora bisogna ripartire"

Grande protagonista contro la Cremonese, nonostante un infortunio che ha richiesto un recupero lampo. Giuseppe Bellusci ha parlato dell'ultima vittoria e del momento del suo Palermo: "Era importante rientrare- ha dichiarato in conferenza stampa -  Ringrazio lo staff medico e tutte le persone che mi sono state vicine in questi 28 giorni. Abbiamo fatto un grande recupero perché la lesione era importante, ma il lavoro fatto è stato straordinario per poter essere al meglio. Oltre gli interpreti ci sono delle giocate codificate, va dato merito anche al lavoro fatto dal centrocampo e dall'attacco in fase difensiva. Si può ancora migliorare tanto, ma stiamo rispondendo bene ai messaggi del mister. Dietro abbiamo un'inquadratura ben definita. Ad oggi il 70-80% delle partite si sbloccano su palle inattive. Penso che siamo al di sotto della media su gol subiti in queste occasioni. Dobbiamo migliorare, ma non è un campanello d'allarme. Abbiamo subito solo due gol su palla inattiva, credo che ci possa stare considerando tutte le partite giocate. Messaggio al campionato? Il messaggio deve essere solo per noi, oggi dobbiamo essere consapevoli della difficoltà del campionato di Serie B che probabilmente su alcuni aspetti è più difficile della Serie A. Dobbiamo capire che tipo di campionato il Palermo vuole fare. Ogni qualvolta abbiamo abbassato l'attenzione e l'asticella, abbiamo rischiato di prendere gol e perdere. Oggi dopo tutte queste partite anche chi non conosce il campionato ha ormai una certa esperienza. Siamo l'unica squadra che ha perso una partita, per mantenere il primato dobbiamo perdere meno partite possibili ma con la consapevolezza acquisita, dobbiamo essere forti della conoscenza fatta senza mai abbandonarla". 

"Italia? Dispiace, bisogna ripartire"

Sulla prossima sfida col Cittadella: "La partita dentro ha tante sfaccettature, a volte hai il dominio altre volte perdi il pallino del gioco – prosegue - Ho seguito il Cittadella ed è una squadra importante e pericolosa, hanno tante giocate prestabilite dove si vede la mano dell'allenatore. Dobbiamo limitare il più possibile tutto ciò”. Infine, un passaggio sulla Nazionale: “Lunedì sera ero a San Siro a vedere la partita. Ha perso una nazione, fa male tutto. Questo, però, deve scivolare via il prima possibile perché poi si torna alla vita quotidiana. Dispiace per chi non potrà giocare questo mondiale, ma penso che a volte dalle situazioni più negative si riparte e si possono creare cose positive. Per ripartire c'è bisogno di una brutta stangata che ti fa partite dal basso. Si chiude un ciclo, ma ci sono tanti giocatori giovani promettenti. Penso che in futuro la nazionale tornerà quella che è sempre stata".