Palermo, Tedino: "Periodo difficile, ma la strada è quella giusta"

Serie B

Bruno Tedino dopo il pareggio contro la Pro Vercelli: "Abbiamo fatto una buona prova, ma è un periodo difficile. E la colpa non è solo degli attaccanti, le partite non si risolvono soltanto con un giocatore. Bisogna migliorare negli ultimi trenta metri"

Il Palermo non riesce a tornare alla vittoria ma interrompe la striscia di sconfitte, pareggiando 0-0 sul campo della Pro Vercelli. I rosaneri tornano a fare punti e ne guadagnano uno sul Frosinone nella corsa alla promozione diretta, c'è di negativo che però la squadra di Bruno Tedino ancora una volta ha fatto fatica ad andare in gol. Questo il commento dell'allenatore rosanero: "I giocatori da soli non riusciranno mai a vincere la partite, a meno che non siano dei fuoriclasse straordinari – ha dichiarato Tedino – Noi abbiamo buoni giocatori, che attraverso l'organizzazione e il gioco riescono a fare bene. Ma è un periodo difficile per tutto, non solo per gli attaccanti. Quando non si fa gol la colpa non è soltanto la loro, così come quando si subiscono non è soltanto demerito dei difensori. E' tutta la squadra che si muove, in fase difensiva e offensiva. Secondo me abbiamo fatto una buonissima prova, mettendo in fuorigioco spesso gli avversari e andando anche a rubare la palla molto alta. Quindi sono convinto che siamo sulla strada giusta e di aver superato il momento no. La partita con l'Ascoli? Sarà molto importante, dobbiamo cercare di vincere".

"Miglioriamo negli ultimi trenta metri"

"Tutte le partite sono complicate in Serie B, lo sapevamo già – prosegue Tedino – La Pro Vercelli ha un campo piccolo, in erba sintetica, e sapevamo che al momento vanta una grande condizione psico-fisica. Però è anche vero che oggi il Palermo è stato bravo, siamo rimasti in partita con intensità, convinzione e vitalità. Non siamo stati ficcanti negli ultimi trenta metri e loro si sono giustamente difesi con molti calciatori e con organizzazione tattica. Però dobbiamo migliorare in quella zona di campo, dobbiamo essere più pericolosi".