Cremonese, Canini: "Salvezza sudata ma meritata"

Serie B
Michele Canini, Cremonese (Getty)
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Le parole del difensore: "E’ stata una stagione complicata. Abbiamo fatto un girone d'andata eccezionale e devo dire che pensavamo di poter fare di più. Poi le cose sono peggiorate, una sconfitta dietro l'altra, ma questo gruppo è fatto di uomini veri"

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Ultimi allenamenti al Centro Sportivo "Giovanni Arvedi" per la Cremonese di Andrea Mandorlini, quasi una settimana dopo la fine del campionato di Serie B la squadra grigiorossa - che è riuscita a conquistare la salvezza con una gara d’anticipo - sta svolgendo gli ultimi lavori della stagione prima del rompete le righe e l’appuntamento alla prossima annata. Del campionato 2017/2018 e non soltanto ha parlato Michele Canini - partendo proprio dall’argomento salvezza: “Sudata, ma meritata, è stata una stagione complicata. Abbiamo fatto un girone d'andata eccezionale e devo dire che pensavamo di poter fare di più. Poi le cose sono peggiorate, una sconfitta dietro l'altra, ma questo gruppo è fatto di uomini veri. Questo ci ha permesso di uscire da una situazione difficile e mantenere la Serie B. Anche l'allenatore ha fatto il suo: quando c'è un cambio in panchina la scossa arriva quasi sempre. Promozione? Se devo essere sincero due o tre squadre si vedevano già ai nastri di partenza: voglio dire che avevano già un organico importantissimo. Penso all'Empoli, che poi ha dominato, o al Parma. Due rose di un certo tipo con attacchi importanti: Donnarumma, Caputo, Calaiò sono grandi bomber. Anche il Frosinone faceva paura con Dionisi e Ciofani che garantiscono sempre un tot di gol. Poi hanno avuto sfortuna e per il secondo anno consecutivo dovranno fare i playoff. Possono essere loro i favoriti per raggiungere le altre due in A, ma non sarà facile".

"Il 17 aprile ho segnato il primo gol della stagione - continua - l’ho dedicato ad Astori. Davide era un ragazzo davvero speciale. Con lui ho sempre avuto un gran rapporto dentro e fuori dal campo. Eravamo compagni di reparto, compagni di stanza, amici. Hanno già detto molto su di lui. Fuori dal campo era la persona più brava del mondo, dentro il rettangolo verde un leone. Nelle precedenti settimane, e negli scorsi mesi, tutti hanno espresso un ricordo bellissimo su di lui: rispecchia esattamente quello che era. Ora purtroppo non c'è più, ma sono sicuro che i suoi insegnamenti e il suo modo di essere rimarranno per sempre nella mente di chi lo ha frequentato".