Kragl: "Foggia è casa mia, esperienza top. Futuro? Resto qui"

Serie B
Olli Kragl, difensore del Foggia (Lapresse)
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L'esterno rossonero si è raccontato alla Gazzetta dello Sport: "Sono stati sei mesi intensi, peccato non aver conquistato i play-off. Fin qui è stata l'esperienza più bella della mia carriera, penso di restare qui"

Evidentemente era destino che uno come Kragl potesse innamorarsi di Foggia. Solare, espansivo, con un piede bello potente. Per sei mesi ha fatto sognare i tifosi rossoneri, bramosi di un posto nei playoff. Alla fine, però, Kragl non è riuscito a mandare il Foggia a giocarsi l'accesso in Serie A, ma è entrato comunque nel cuore dei tifosi: 19 presenze, 6 reti da capogiro con tiri da fuori e bolidi sotto l'incrocio. Super Kragl, che in un'intervista alla Gazzetta dello Sport si è raccontato a 360 gradi, dagli inizi in rossonero fino all'ultima gara contro il Frosinone. Il suo Frosinone, quel club che lo lanciò in Italia nel 2016. 2-2 finale, la squadra di Longo si giocherà i playoff quando bastava soltanto una vittoria. Triste destino. Ma Kragl ha dato il massimo, il Foggia idem. E' andata come doveva andare. 

"Futuro? Resto qui, sto bene!"

Un pensiero sul futuro: "Sto benissimo qui. A parità di categoria resto senza dubbio. Se dovessero arrivare offerte dalla A ci penserei seriamente. Attendo che il Foggia mi riscatti e poi vedremo". E' andato tutto bene fin dall'arrivo: "Sono stati sei mesi intensi, peccato non aver conquistato i play-off. Saremmo stati la mina vagante. Abbiamo disputato un grande girone di ritorno, meritavamo di più. Sono davvero felice per l’accoglienza e per come è andata, non me lo sarei aspettato quando ho accettato l’offerta a gennaio”.  I tifosi l'hanno fatto sempre sentire a casa“Il loro affetto è stata la più grande sorpresa. In alcuni stadi sembrava di giocare in casa, qui si vive di calcio e a me questo piace moltissimo”. Infine un pensiero sulla partita contro il Frosinone, dove Kragl ha dato il massimo ricevendo qualche insulto di troppo dai tifosi ciociari: “Non capisco le polemiche. Che dovevamo fare? Non avremmo dovuto giocare? Lo sport è bello per questo, mi dispiace per i miei ex compagini, ma sul 2-1 a 3 minuti dal termine, non si può prendere un contropiede così". Conclude Kragl, schietto e sincero come sempre: "Mi hanno infastidito molto gli insulti alla mia fidanzata (Alessia Macari ndr). Non è colpa del Foggia se il Frosinone non è in Serie A”