Silvio Berlusconi torna allo stadio per Monza-Spal ed è show negli spogliatoi. VIDEO

IL RITORNO

Silvio Berlusconi allo stadio per vedere il suo Monza, due anni dopo l'ultima volta (un anno fa aveva fatto solo un blitz veloce negli spogliatoi nell'intervallo di Monza-Cittadella). Si è intrattenuto anche con i giocatori, dispensando consigli. Una lezione di tattica (con il rifiuto totale della costruzione dal basso) e di leadership, supportato dall'inseparabile Adriano Galliani, come ai tempi del Milan. Poi il suggerimento per chi ha tatuaggi sulle braccia: "Maglia a maniche lunghe..."

Silvio Berlusconi torna allo stadio per seguire il suo Monza, e quello dell’ex presidente del Milan, che si intrattiene con i giocatori negli spogliatoi a fine gara, è un vero e proprio “one man show”. Si va dalle lezioni di tattica, con cui Berlusconi dimostra di non amare molto la costruzione dal basso tanto in voga, a quelle di vita, con la sua personale “crociata” contro i tatuaggi, sempre con il sorriso e la battuta pronta.

"Com siete messi a tatuaggi?"

A presentargli uno a uno i giocatori è l’inseparabile Adriano Galliani: saluto con il pugno nel rispetto delle norme anti-Covid, anche se poi Berlusconi non resiste ed è lui stesso a chiedere ai ragazzi di togliere momentaneamente le mascherine per poterli vedere in volto. E la visione di tante belle “facce pulite” fa felice il presidente, che indaga comunque sulle loro braccia (“Come siete a tatuaggi? A quelli che le hanno tatuate suggerisco una maglietta a maniche lunghe”). Molina avrà preso appunti...

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"Costruzione dal basso è tempo perso"

Non mancano poi i suggerimenti tattici, come quello per il portiere di lanciare lungo verso i tre attaccanti, idea di “giuoco” che lo stesso Berlusconi – così afferma – adottava con le sue squadre minori. “E l’80% delle volte la palla continua a essere giocata vicino alla porta avversaria, mentre quando la diamo al terzino è tutto tempo perso per una squadra che punta a vincere e a fare gol”. Tra una presentazione e l’altra dei nuovi arrivati a gennaio da parte di Galliani (con Mancuso che viene indicato come “il bomber, 20 gol l’anno scorso”. “Cerca di ripeterti”, gli fa Berlusconi), c’è spazio anche per un discorso da vero leader per la sua truppa, alla quale chiede chiaramente di credere nella promozione in Serie A: “E poi non cambiamo squadra, quelli che avranno avuto il merito di portare il Monza in A, giocheranno ancora nel Monza in Serie A”. Anche perché, dopo la sfilza di 29 titoli che fa di Berlusconi il presidente più vincente della storia (come ci tiene a sottolineare, lasciando a Galliani il compito di elencare a memoria le sue vittorie), il suo obiettivo adesso è vincere anche una Serie B.

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Come ai tempi del Milan

Dopo la rotonda vittoria (4-0 sulla Spal), Berlusconi ha anche incontrato i giornalisti promettendo che tra due giornate, quando il Monza ospiterà il Pisa in uno scontro al vertice, sarà nuovamente presente allo stadio: "Con il Milan avevo l'abitudine di fare sempre un discorso alla squadra negli spogliatoi per dare lo slancio prima delle partite importanti, e poi passavo anche alla fine per commentare. Probabilità di andare in Serie A? Non lo so dire ma la squadra è molto forte in tutti i reparti. Il Monza deve essere sempre una squadra di attacco. Un giocatore che mi entusiasma? Mi piace molto Colpani, sia per la faccia che ha sia in campo".

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