Modena, Marotta festeggia in campo con le figlie e viola il regolamento: squalificato
L'EPISODIOL'attaccante del Modena, per festeggiare con i compagni la promozione in Serie B, è entrato in campo con le figlie ed è per questo stato squalificato: non essendo presente nella distinta di gara, il giocatore ha violato il regolamento (e proferito parole non corrette nei confronti di addetti alla sicurezza e di un componente della Procura Federale). La decisione del Giudice Sportivo
Sabato scorso il Modena ha fatto festa per la storica promozione in Serie B che mancava da sei anni e la gioia incontenibile dei tifosi, dopo anni difficili e tormentati, è stata trasmessa anche ai giocatori. Uno tra questi è andato anche oltre il regolamento: si tratta di Alessandro Marotta. L'attaccante classe 1986, out da fine ottobre a causa di un'operazione al piede, si è fatto trascinare dalla voglia di festeggiare coi compagni. Marotta, infatti, è entrato sul terreno di gioco all'85', accompagnato dalle due figlie. Un atto che non è consentito dal regolamento, dal momento che l'attaccante non figurava nella distinta del club. La decisione e il comportamento tenuto in seguito dal giocatore (che avrebbe risposto in modo non corretto agli addetti alla sicurezza e a un componente della Procura Federale che lo invitavano a uscire dalle zone in cui il suo accesso non era consentito) gli costerà due turni di squalifica: così ha deciso il Giudice Sportivo che ha reso noto questo martedì la sua sentenza.
La nota del Giudice Sportivo sulla squalifica per Marotta
Questo è quanto si può leggere sulla nota ufficiale pubblicata dalla Lega Pro sulla decisione del Giudice Sportivo in merito alle azioni compiute da Alessandro Marotta, squalificato per due turni:
- "per avere, all’85° minuto della gara circa, fatto accesso sul terreno di gioco in compagnia delle due figlie, sebbene non fosse inserito nella distinta di gara;
- per avere risposto in modo non corretto al responsabile della sicurezza che lo invitava a non fare accesso nell’area sopra indicata;
- per essersi, dal 89° minuto della gara in poi, trattenuto sulla panchina della sua Squadra unitamente alle due figlie;
- per avere, al termine della gara, fatto accesso all’interno degli spogliatoi, nonostante non fosse inserito in distinta gara, in compagnia delle due figlie e di altri soggetti non autorizzati;
- per avere tenuto, in tale ultima occasione, un comportamento non corretto nei confronti di un Componente della Procura Federale prima e del Commissario di campo dopo, rivolgendo un epiteto offensivo nei confronti di quest’ultimo".