Cristiano Ronaldo, il rinnovo col Real Madrid è lontano. I possibili scenari

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Il portoghese vuole guadagnare quanto Messi ("è una questione di status"), ma Florentino Perez questa volta non sembra disposto ad accontentarlo. In estate la possibile partenza, con Psg e Manchester United in prima fila

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Il futuro di Cristiano Ronaldo è più incerto che mai. Il desiderio del portoghese sarebbe quello di rimanere al Real Madrid, ma a complicare tutto è la questione rinnovo. CR7 vuole infatti un ritocco al suo già ricco ingaggio; se viene considerato il numero uno al mondo vuole essere pagato come tale e quindi non scendere sotto lo stipendio che attualmente percepisce il suo rivale sul campo, Leo Messi: 40 milioni di euro. Ronaldo non vorrebbe trattare l'argomento a pochi mesi dalla scadenza del contratto (fissata per il 2021), come successo all'argentino, e non gradisce che anche Neymar, dopo il suo passaggio al Psg, guadagni più di lui. Ecco perché ha cominciato a insistere sul rinnovo, in particolare dopo aver vinto il Mondiale per Club e il Pallone d'Oro che lo hanno consacrato ancora come il miglior giocatore al mondo. Un conflitto interno che il classe '85 di Madeira vive però già dall'estate scorsa, come aveva anticipato il quotidiano lusitano A Bola a giugno.

Sul ritocco d'ingaggio ha messo il veto Florentino Perez, stanco delle continue richieste del portoghese e concentrato ora a risolvere le grane in casa Real, visto che i Blancos hanno ormai perso di vista l'obiettivo campionato e sono in piena crisi di risultati. Il rinnovo di Ronaldo è un obiettivo, ma non una priorità perché la sua età avanza e in mente c'è già il grande progetto per la prossima estate: portare al Bernabeu Neymar. Un atteggiamento ritenuto ingiusto dal cinque volte Pallone d'Oro che, secondo quanto riporta El Mundo Deportivo, avrebbe così polemizzato: "Mi dicono sempre domani, domani. Non è una questione di soldi, ma di status". Frattura insanabile? Forse. Intanto il patron del Real, secondo i media spagnoli e il portoghese Record, avrebbe dato mandato all'agente Jorge Mendez di cercare possibili acquirenti per l'attaccante. Due a questo punto le possibili destinazioni: Psg o Manchester United. Club cinesi e arabi sarebbero pronti a ricoprire d'oro CR7, ma lui si sente ancora un giocatore al top e il fine carriera è ancora lontano.

Un ritorno allo United è una possibilità mai scartata dallo stesso giocatore, desideroso di ritornare nel club che lo ha consacrato tra i più grandi, ma le riflessioni condotte dai Red Devils non convincono del tutto. Ronaldo si avvia infatti verso i 33 anni, chiede un ingaggio da almeno 40 milioni l'anno e ne serviranno forse il doppio per strapparlo via dal Real. Troppi, anche per una società abbiente come il Manchester che in estate ha deciso di puntare su Lukaku e ora potrebbe arricchire il proprio reparto offensivo con Alexis Sanchez. Più facile quindi prevedere l'approdo del portoghese a Parigi, dove sarebbe accolto come un re e potrebbe puntare a vincere con la terza maglia diversa Champions e Pallone d'Oro. Lo sceicco Al Khelaifi non avrebbe problemi ad accontentare le richieste economiche di CR7, ma a quel punto bisognerebbe cedere qualcuno per lasciargli il posto in attacco: Cavani o Neymar sarebbero le carte giuste per trovare un accordo con il Real Madrid.