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Piatek-Milan, il dg Perinetti: "A breve si può chiudere, dura tenerlo dopo un'offerta così"

Calciomercato

Il direttore generale rossoblu: "Abbiamo avuto un incontro col Milan e ci siamo lasciati per fissare un altro appuntamento dopo la partita: entro breve l'affare si concluderà. Dura tenere Piatek dopo un'offerta così. Contropartite? Ancora non abbiamo trovato l'intesa"

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Piatek è a un passo dal Milan. L'attaccante polacco sostituirà Gonzalo Higuain, che lascerà i rossoneri per tornare da Maurizio Sarri al Chelsea. A proposito della trattativa, che dovrebbe concludersi nelle prossime ore, ha parlato a Radio Anch'io il direttore generale del Genoa, Giorgio Perinetti, che ha spiegato: “Piatek-Milan martedì? Questo mercato di gennaio ha riaperto il problema delle trattative mentre si gioca. Oggi (ore 15, ndr) giocheremo una partita molto difficile. Abbiamo avuto un incontro col Milan e ci siamo lasciati per fissare un altro appuntamento dopo la partita per decidere il futuro di Piatek”. E ancora: “Ognuno ha posto le sue problematiche sul tavolo, ma credo che entro le prossime 48 ore si arriverà alla fine di questo affare, in un senso o nell’altro”.

"Piatek può guadagnare 4-5 volte di più"

Perinetti ha poi detto la sua sul dispiacere dei tifosi genoani: “Sono d’accordo, ma questo è il sistema calcio contemporaneo. Il Genoa ha scovato Piatek, come Kouame e altri calciatori. Sono giovani che hanno ambizioni e tentazioni. Il nostro dubbio, nel momento in cui dovremo prendere una decisione, è: nel momento in cui diciamo no a Piatek, che giocatore rimane al Genoa? Per esempio, col cambio di allenatore e l'arrivo di Juric ha segnato un solo gol su rigore, quindi anche i calciatori sono condizionati da ciò che succede intorno a loro. Lui potrebbe andare a guadagnare 4-5 volte rispetto a ciò che possiamo garantirgli noi: che giocatore resterebbe a disposizione di Prandelli se dovessimo dirgli di no? Mi auguro che possa continuare a far bene con noi o al Milan se ci andrà”. Sul possibile utilizzo di Piatek insieme a Cutrone, poi: “Ci sono delle soluzioni da trovare, ma credo che siano giocatori che per caratteristiche possano coesistere. Cutrone con Inzaghi giocava anche esterno. Uno è più da area di rigore, anche se sa attaccare bene la profondità. In ogni caso, avere la panchina più lunga, per una squadra così, è importante”.

"Piatek mi ricorda i grandi attaccanti del passato"

Il dg rossoblu ha proseguito parlato di Preziosi e delle sue dichiarazioni che, solo pochi giorni fa, chiudevano ogni porta alla partenza di Piatek: “Noi non lo abbiamo mai offerto a nessuno - ha precisato - Ci sono delle domande a cui una società deve rispondere. Se non lo cediamo, avremo lo stesso Piatek di prima? Non sarà deluso dal mancato trasferimento? Basta pensare al Milan che non è riuscito a trattenere uno come Higuain”. Sulle contropartite possibili, infine: “Abbiamo fatto due ore di conversazioni con Gazidis, Leonardo e Maldini e se non si è conclusa è perché non abbiamo trovato un'intesa. C'è bisogno di incontrarci di nuovo per discutere questi dettagli che sono importanti per tutti. I nomi sono quelli che leggete (Bertolacci e Halilovic, ndr) anche perché sono pochi i giocatori trasferibili da parte del Milan. Piatek mi ricorda i grandi centravanti del passato. Quelli che avevano grandi conclusioni come Anastasi e Boninsegna. Stop e tiro con grande rapidità”, ha concluso.

Le parole a Sky: "Trattativa non ancora definita, a fine partita ci aggiorneremo"

Dopo le parole arrivate in mattinata, prima della gara di campionato contro il Milan il dg del Genoa Giorgio Perinetti ha voluto fare alcune precisazioni ai microfoni di Sky Sport: "L'operazione per Piatek al Milan non è ancora definita - ha spiegato Perinetti -, oggi c'è una partita importante ma c'è anche il mercato, e tutti sappiamo che ci sono dinamiche da affrontare. A fine partita avremo la possibilità di aggiornarci col Milan per vedere se la trattativa possa concludersi o meno. Ci sono dei presupposti, noi abbiamo una scelta difficile: potremmo perdere un giocatore importante, ma se non lo accontentiamo poi che giocatore rimane qui? È la stessa situazione che sta vivendo il Milan con Higuain. Mancano ancora dei dettagli. Il sostituto di Piatek? Se proprio partirà, si vedrà. Dobbiamo anche rafforzare il centrocampo, vogliamo portare qui Sturaro".