Il centrocampista francese al Times: "All'epoca il mio è stato il trasferimento più costoso della storia. Da quel momento in poi la gente ha iniziato a giudicarmi in maniera differente, a criticarmi. Quella valutazione mi ha cambiato"
Un inizio di stagione difficile, poi la rinascita sotto la gestione Solskjaer e adesso un calciomercato che potrebbe nuovamente averlo come protagonista. Esattamente come successo nell’estate del 2016, quando lasciò la Juventus per trasferirsi al Manchester United per 105 milioni di euro. Operazione di mercato che ha cambiato la vita di Paul Pogba, in campo e non solo. “All'epoca il mio è stato il trasferimento più costoso della storia. Così tutti ti giudicano in modo differente: la gente si aspetta di più da te per via dell'etichetta del prezzo. Una buona partita diventa una prestazione normale, una partita di alto livello sarà solo una buona gara", ha ammesso il centrocampista francese in un’intervista rilasciata al Times. Pogba che racconta così l’inizio della sua seconda avventura in maglia Red Devils: “Sapevo di avere molta pressione addosso, ma non immaginavo che tutto sarebbe stato così avverso nei miei confronti. Quando firmai il contratto, non ero abituato a vedere così tanti commenti negativi. E' stato un grande cambiamento per me, una sorpresa. Non pensavo che il prezzo facesse così tanto la differenza", ha aggiunto il centrocampista francese che tanto piace a Juventus e Real Madrid, pronte a intavolare una trattativa per provare a strapparlo allo United.
"Costo cartellino? Non ho intascato io quei soldi…"
Pogba non nega di aver sofferto le eccesive critiche nei suoi confronti: “Forse la gente pensa che quei soldi li abbia intascati io, ma non è così. Non so perché mi abbiano criticato così, ma mi piacerebbe saperlo così da poter rispondere nel modo giusto", ha proseguito il centrocampista del Manchester United. Che ha poi aggiunto: “Gioco così fin da quando ero bambino. Non è un problema quando vinciamo, lo diventa quando perdiamo o se faccio una brutta prestazione”, ha concluso Pogba.