I giallorossi lavorano per risolvere la questione prestiti, in scadenza a partire dal 30 giugno. Per il centrale inglese c'è l'intenzione di rinnovare l'accordo per un altro anno fissando un obbligo di riscatto. Ottimismo per Mkhitaryan, Zappacosta e Kalinic, che resteranno anche per l'Europa League
Dimenticare in fretta la sconfitta di San Siro, perché la Roma non si può fermare nella sua corsa all'Europa. Così come deve andare spedito il calciomercato, soprattutto per quanto riguarda i prestiti in scadenza. Al 30 giugno mancano sempre meno ore, ma le questioni da risolvere restano tante. Una di queste, la più importante, porta il nome di Chris Smalling, difensore classe 1989 che in stagione - fin qui - ha messo insieme 30 presenze dimostrandosi fondamentale per Fonseca. L'inglese è arrivato la scorsa estate dallo United con la formula del prestito annuale (tre milioni quanto versato nelle casse dei Red Devils). Da Manchester è arrivato il via libera per estendere l'accordo fino alla fine della Serie A, ma i due club stanno lavorando per allungarlo ulteriormente, in modo tale da comprendere pure l'Europa League che si giocherà ad agosto. In generale, però, il discorso riguarda il futuro a 360°, con la Roma che proverà a tenere Smalling rinnovando il prestito per un altro anno al costo di tre milioni e impostando un obbligo di riscatto a 15.
E gli altri prestiti?
Ma Smalling non è l'unico prestito in scadenza in casa Roma. C'è anche Mkhitaryan, arrivato sempre nell'estate del 2019 dall'Arsenal con la formula del prestito con diritto di riscatto. Per il centrocampista armeno, a quota 6 gol in 15 partite di Serie A, la situazione è decisamente più in discesa. Manca solo il nero su bianco, poi potrà restare fino ad agosto. Ottenuto anche l'accordo per Zappacosta e Kalinic: continueranno in giallorosso fino al termine delle partite in Europa League.