L'allenatore ha sciolto le riserve comunicando alla società la decisione di rimanere: ufficiale il rinnovo fino al 2023. Era nel mirino di Torino, Cagliari, Fiorentina e Watford
Ivan Juric sarà l’allenatore del Verona anche nella prossima stagione. La società gialloblù si attendeva entro la giornata di mercoledì la comunicazione definitiva sulla volontà di proseguire o meno la sua avventura in panchina e la risposta da parte dell’allenatore è stata positiva. Confermate dunque le buone sensazioni da parte di tutto l’ambiente gialloblù, con Juric – che aveva chiesto un’ultima notte di riflessione per decidere con calma – che alla fine ha scelto di proseguire alla guida di una squadra che quest’anno è stata una delle rivelazioni della Serie A. Juric non solo proseguirà la sua avventura con il Verona, ma prolungherà il suo contratto fino al 2023: decisivi nella scelta dell’allenatore il grande feeling che si è creato con l’intero ambiente, dal presidente Setti alla dirigenza fino alla squadra. "L'Hellas Verona comunica di aver trovato la piena e soddisfacente intesa con mister Ivan Juric e i membri del suo staff per l’estensione dei rispettivi contratti per i prossimi tre anni, sino al 30 giugno 2023", si legge nel comunicato diramato su Twitter dal club gialloblù.
No a Torino, Fiorentina, Cagliari e Watford
Una decisione, quella di proseguire al Verona – i dubbi erano solo di natura tecnica, visto che tanti dei calciatori protagonisti in questa stagione il prossimo anno lasceranno la squadra -, che Juric ha comunicato al clun prima della gara di campionato contro il Torino. Proprio la società granata, così come Fiorentina, Cagliari e gli inglesi del Watford erano tra i club che avevano inserito il nome di Juric in cima alla lista dei desideri per la prossima stagione, ma l’allenatore ha declinato decidendo di continuare al Verona.
leggi anche
La Fiorentina vuole Juric, il Cagliari su Liverani
Una stagione super
Una stagione super quella del Verona di Juric: nono posto a quota 45 punti, frutto di 11 vittorie 12 pareggi e 11 sconfitte. Numeri ai quali bisogna aggiungere le grandi prestazioni sul piano del gioco offerto dalla squadra, senza dimenticare la sua bravura nel lanciare e far crescere giocatori quasi sconosciuti come Kumbulla, Amrabat e Rrahamani, oggi tra i migliori giovani di tutta la Serie A.