L'ex difensore e Pallone d’Oro ha spiegato a Radio Serie A come arrivare sulla panchina della squadra della sua città sia per lui un obiettivo. Quindi sulla stagione del Napoli: “L’anno scorso era una macchina perfetta, quest’anno è entrata in un vortice di negatività. Brutto vedere a metà classifica una squadra che ha vinto l'anno prima”. Poi ha avuto belle parole per De Rossi e Thiago Motta
“Ho sempre detto che allenare il Napoli è un obiettivo: è solo una questione di tempo”. Fabio Cannavaro ha parlato così a Radio Serie A della possibilità di arrivare, un giorno, a guidare la squadra della città dove è nato l’ex difensore e Pallone d’Oro. “È solo una questione di tempo, so che se inizierò a fare questo lavoro mi verrà data sicuramente l'opportunità. Napoli è una squadra che tutti vorrebbero allenare gratis, ha una qualità tecnica superiore ad altre squadre. Ho sempre detto che la panchina del Napoli è un obiettivo. Quest'anno era un'idea più dei media che della società, però io vado avanti per la mia strada: non mi ha regalato mai niente nessuno, ho la testa dura e ho sempre sudato quello che ho avuto. Sento ancora il fuoco dentro, quella è la voglia che mi fa stare sereno: aspettiamo". Quindi sul momento vissuto dalla squadra campione d’Italia. “La scorsa stagione c'è stato tanto lavoro da parte della società, da parte del suo allenatore e dello staff. Era una macchina perfetta. Quest'anno è entrata in un vortice di negatività che ha fatto sì che i giocatori iniziassero ad avere più dubbi che certezze. È brutto vedere a metà classifica una squadra che ha vinto l'anno prima".
Cannavaro, complimenti a De Rossi e Motta
Cannavaro parla poi di Daniele De Rossi: "Daniele è l'esempio che forse si avvicina più al mio. È andato a Ferrara e dopo ha avuto l'opportunità di allenare la Roma, una grande squadra con grandissimi giocatori. Adesso stanno facendo quello che era nell'immaginario di tutti quanti. Ho avuto grandi allenatori: Malesani già vent'anni fa parlava di calcio moderno, quello che oggi vedi con il Manchester City o con Roberto De Zerbi. Non penso che qualcuno si sia inventato il calcio: c'è chi lo racconta meglio. Il Bologna di Thiago Motta è una squadra divertente, mi ricorda un po' il Bayer Leverkusen. C'è tanto lavoro dell'allenatore, ma anche di società e dirigenti che hanno preso giocatori che non tutti conoscevano a inizio anno, ma che erano già forti. Mi auguro che arrivino in Champions".