Napoli, idea Omorodion per il dopo Osimhen: le news di calciomercato

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Il Napoli è alla ricerca di un sostituto di Victor Osimhen, che al termine della stagione lascerà gli azzurri. Il nuovo nome per l'attacco è quello di Samu Omorodion, centravanti spagnolo classe 2004 in prestito all'Alaves dall'Atletico Madrid. La richiesta dei Colchoneros, però, è elevata: 40 milioni di euro

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Il Napoli deve ancora decidere chi sarà l'allenatore per la prossima stagione, ma intanto inizia a muoversi sul mercato. Gli azzurri devono sostituire Victor Osimhen, che a fine stagione lascerà la Campania, e l'obiettivo è chiudere un colpo in prospettiva. Il nome nuovo per l'attacco del club di De Laurentiis è quello di Samu Omorodion, centravanti di proprietà dell'Atletico Madrid che in questa stagione ha vestito la maglia dell'Alaves. La richiesta dei Colchoneros, però, è molto elevata: 40 milioni di euro. 

Chi è Samu Omorodion

Nato in Spagna nel 2004 ma con origini nigeriane, Omorodion è un attaccante centrale dotato di un gran fisico (193 cm). La sua è la classica storia da favola: fino a un anno fa, infatti, giocava nella quarta divisione spagnola con il Recreativo Granada (seconda squadra del club che milita in prima divisione) e il primo gol realizzato in Liga è stato contro... l'Atletico Madrid. I Colchoneros, infatti, hanno deciso di acquistarlo proprio dopo averlo affrontato nella prima giornata del campionato in corso, nel quale ha segnato il gol del momentaneo pareggio per i biancorossi (3-1 per l'Atleti il finale). Trasferimento a titolo definitivo per 6 milioni di euro e subito prestito all'Alaves, con cui è andato a segno in 8 occasioni finora. Omorodion ha un gran rapporto con la madre Edith ed è anche per lei che sta lavorando duramente: "Avevo chiaro l'obiettivo - ha raccontato a Relevo -, volevo che mia madre avesse una vita più tranquilla. In questi anni ha fatto di tutto per dare una vita migliore a me e mia sorella, la gente non può neanche immaginarlo. Quando ho firmato con l'Atletico le ho detto: 'Mamma, presto smetterai di lavorare'. Era al lavoro, ha iniziato a urlare perché non ci credeva. Un momento davvero speciale".