Inter o Bayern Monaco? Il dilemma di mercato di Henrique e quello che dice il campo

C’è Luis Enrique, che con il Psg sta trionfando in Ligue 1 anche senza le stelle. C’è Luiz Henrique, esterno offensivo di 24 anni, che a gennaio la Fiorentina ha provato ad acquistare ma che è finito allo Zenit di San Pietroburgo. E c’è Luis Henrique. Un po’ l’incrocio dei due: gioca in Francia, nel Marsiglia; fa l’esterno ma con caratteristiche più difensive del quasi omonimo, e come il quasi omonimo arriva dal Botafogo. Aggiungiamo un po’ di fascino tipico del calciomercato: piace molto all’Inter, che lo sta contendendo al Bayern Monaco. Sì, proprio i bavaresi che saranno avversari in Champions League. La situazione Una sfida nella sfida, che almeno su questo fronte vede i nerazzurri molto più avanti. Riavvolgendo il nastro di pochi giorni: Medhi Benatia, ds dei francesi, di recente è stato a Milano per parlare con Marotta e Ausilio. L’obiettivo per i nerazzurri è quello di chiudere in queste settimane, per farlo arrivare entro la speciale finestra di calciomercato di giugno. Apposta, cioè, per il Mondiale per Club. Come Sucic. Per lui è già pronto un contratto di cinque anni. È del 2001, sta giocando con regolarità: risponde insomma perfettamente alle direttive di Oaktree, che ha chiesto di ringiovanire e di molto una rosa che come età media è di 29,4 anni. Tantino. La sua storia? Niente di particolarmente difficile da raccontare: è il giocatore brasiliano tutto talento che è riuscito a sfondare e a rendersi interessante anche in Europa. Ha intravisto nella Francia l’occasione per mettersi in mostra, l’ha colta e non ha fallito. E ora ha la possibilità di fare un salto in avanti. D’altra parte, se piaci a Inter e Bayern Monaco, due cioè tra le società più importanti del panorama internazionale, qualcosa vorrà pur dire. Ma allora cerchiamo di andare più a fondo e proviamo a capire questo: a Henrique converrebbe giocare di più in Serie A con Inzaghi o in Bundesliga con Kompany? Che possa potenzialmente fare bene da entrambe le parti è abbastanza scontato, al netto di tutte le possibili questioni di ambientamento. Per questo, abbiamo provato a interrogare Soccerment. Partiamo dalla Heatmap sulla destra, che mostra subito un aspetto: Henrique ha giocato principalmente come esterno a tutta fascia sulla destra; ma si è visto anche più avanzato sulla sinistra per giocare a piedi invertiti. Prima interpretazione: duttilità e propensione comunque ad attaccare. Ma se ci affidiamo a Transfermarkt, leggiamo un ulteriore dettaglio: Henrique ha cominciato con De Zerbi proprio in posizione più avanzata, per poi essere spostato dall’altra parte e più indietro. Parliamo di 10 partite da esterno mancino, con 4 gol e 4 assist, e di 17 da quinto a centrocampo, con 5 gol e 3 assist. C’è stato anche un tentativo da trequartista, che non ha particolarmente convinto. Di queste partite, complessivamente solo 3 sono cominciate dalla panchina: in tutte le altre è stato titolare . Seconda interpretazione: affidabilità. Non male per avere 23 anni. La questione del ruolo è indicativa, e va quindi a incrociarsi con la Spiderchart che trovate invece sulla sinistra e che propone un confronto con Dumfries. Occorre una premessa: generalmente, Inzaghi si è trovato a lavorare con dei terzini che ha poi posizionato più avanti sulla fascia. Con Henrique sarebbe esattamente il contrario. Le caratteristiche rispecchiano proprio questa situazione: rispetto all’olandese, il brasiliano spicca per rifinitura , passaggi progressivi e dribbling vinti. E potrebbe essere, soprattutto quest’ultimo aspetto, una chiave positiva per i nerazzurri, più propensi a creare situazioni di superiorità numerica grazie ai movimenti di squadra che alle giocate dei singoli. Tornando al confronto, migliori sono i dati di Dumfries sulla parte difensiva. Senza dimenticare che, comunque, l’interista ha segnato ben 6 reti in campionato. Quindi ‘difensivo’ sì, ma con tante sfumature d’attacco. Bayern o Inter? Torniamo quindi alla nostra domanda. Cosa sarebbe meglio per il giocatore? Non siamo nella sua testa e non possiamo prevedere cosa deciderà, per quanto al momento l’Inter sembri in netto vantaggio su tutti. Ma una cosa è chiara: a Milano, Henrique porterebbe quell’imprevedibilità e fantasia sulle fasce che a Inzaghi manca, per quanto sarà fondamentale il lavoro dell’allenatore nel miglioramento della fase difensiva . Nel Bayern, probabilmente tornerebbe alle origini: sarebbe più un esterno d’attacco, dalla trequarti in su. Dove la concorrenza è molto più folta ma dove è anche più garantita la facilità della giocata d’attacco: il Bayern in Bundes tende a essere dominante e il gioco difensivo non è per forza al centro dell’attenzione. Per l’Inter invece conta tantissimo anche in campionato e non è casuale il focus da sempre riservato sul mercato verso i difensori centrali. Non si tratterà quindi solo di una scelta di vita, ma anche di campo. E di prospettive. Il Bayern può essere una fantastica zona di comfort, l’Inter una fantastica sfida tattica. Nel caso, tutta da osservare.

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Valentino Della Casa