Il futuro di Vlahovic dipende solo (o quasi) da... Vlahovic

Il futuro di Vlahovic dipende da... Vlahovic ed è tutt'altro che facile da decifrare. Il giocatore arrivato nel gennaio del 2022 come l'acquisto più oneroso della storia del mercato invernale, 70 milioni + 10 di bonus, facendo esplodere l'entusiasmo dei tifosi dopo la grande delusione per l'addio di Ronaldo a campionato iniziato e mercato finito. Esordio con gol contro il Verona e una stagione che si chiuse con nove gol in pochi mesi. Tanti per essere arrivato a gennaio da una realtà completamente diversa come la Fiorentina, con tante pressioni e innumerevoli aspettative. Vlahovic aveva 22 anni e la Juventus era certa di aver trovato l'attaccante forte per almeno un decennio, il campione che avrebbe potuto proseguire la tradizione dei grandi attaccanti della storia bianconera. Invece, dopo quei mesi, Vlahovic ha vissuto stagioni all'insegna della discontinuità con piu di qualche dissapore con gli allenatori e molte volte vicino all'addio. Nell'estate del 2023, con Allegri in panchina, era quasi fatto lo scambio con il Chelsea per Lukaku, suggerito dalla delusione dell’allenatore, che aveva sempre creduto in lui, per alcuni atteggiamenti in campo del serbo. Al primo errore spariva dalla partita, mostrando una personalità debole. Ad alcuni amici Allegri confessò che a parità di condizione fisica Kean fosse molto più forte di Vlahovic. Così nel mercato estivo si provò quello scambio con Lukaku che saltò perché le due società non trovarono l'accordo sul conguaglio in favore della Juventus. L'estate scorsa, subito dopo l'arrivo di Thiago Motta, si capisce chiaramente sin da subito che Vlahovic non è il centravanti ideale dell'ex Bologna: gioca per mancanza di alternative, visto il mancato recupero di Milik e la cessione di Kean. Vlahovic fa fatica, alterna grandi partite a tante prestazioni deludenti. Thiago Motta vuole altro, con Vlahovic la squadra non gioca come vorrebbe e a gennaio si prova lo scambio con il Manchester United per avere Zirkzee, attaccante che nel Bologna di Thiago Motta rappresentava il prototipo del centravanti ideale, ma non si trovò l'accordo. Così la Juventus vira su Kolo Muani in prestito dal PSG. E le gerarchie cambiano immediatamente. Vlahovic da titolare inamovibile diventa una riserva di lusso, spesso impiegato per pochi minuti, altre volte lasciato in panchina anche in situazioni sfavorevoli alla Juventus. Con Tudor, arrivato a sostituire Thiago Motta, Vlahovic ritrova la titolarità, ma le prestazioni restano deludenti e, nel finale di stagione, complice un problema fisico, anche Tudor si affida a Kolo Muani per puntare al quarto posto. Adesso Vlahovic è ancora al centro del mercato della Juventus. Ha un contratto in scadenza con un ingaggio da 12 milioni. Troppi per la Juve, ma c'è Tudor in panchina da sempre estimatore dell'attaccante serbo. In questa situazione non si può andare avanti, ma anche cederlo non è semplice. Nessun club europeo gli garantirebbe certi ingaggi dopo stagioni tra il sufficiente e il mediocre. Può decidere di impuntarsi e restare alla Juventus fuori dal progetto o accettare di prolungare il contratto a cifre sensibilmente più basse. Alla Juve, se rientra nei piani, o altrove. Per questo il futuro di Vlahovic dipende da ... Vlahovic.

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