Christian Ordonez, chi è il nuovo volante alla guida del Parma

Un volante alla guida del prossimo Parma. Le basi erano già state gettate a gennaio, ma l’affare si è concretizzato ora, dopo il raggiungimento della salvezza. Christian Ordonez è arrivato da qualche giorno, ha svolto le visite mediche e ha cominciato a prendere confidenza con la città. La squadra invece già la conosce bene: “Negli ultimi mesi ho visto le partite del Parma insieme alla mia famiglia e, quando non riuscivo, recuperavo gli highlights” ha raccontato in Argentina. Da mesi si sente talmente gialloblù, da aver sofferto fino alla fine: “L’ultima con l’Atalanta non ho avuto nemmeno il coraggio di guardarla”. A quella partita fondamentalmente era legato il suo sogno di arrivare in Italia, che ora è diventato realtà. Operazione da 8,5 milioni. La buona notizia per il Velez è che li incasserà tutti. Il giocatore lascerà al club argentino anche il 15% che gli sarebbe spettato, come da accordi. Questione cuore e di riconoscenza, per un legame fortissimo con la squadra che lo ha lanciato nel grande calcio. Ha solo 20 anni, ma in campo ne dimostra almeno 10 di più. Non per l’aspetto ovviamente, il viso rimane quello di un quasi adolescente, ma per il suo modo di affrontare le partite. In questo caso questione di personalità. Di un carattere capace di fargli tenere sotto controllo le emozioni, senza farsi travolgere. Anche quelle più intense. E di farlo rendere al meglio anche quando le pressioni sono altissime. Anche quando capita di giocare in stadi per altri quasi impossibili, come la mitica Bombonera del Boca. Dove ha giocato una partita praticamente perfetta. Una delle tante che ha stregato il Parma. Piede preferito il destro, classico volante de contencion, come lo chiamano in Argentina. Cioè centrocampista centrale con un grande senso della posizione e ottime capacità di lettura del gioco, sia in fase di possesso che di non possesso. Sa soprattutto interrompere le azioni avversarie, ma anche avviare quelle della propria squadra. Regista abile nel gioco in verticale, alterna il passaggio nel breve al lancio lungo. Capace di giocare sia in un centrocampo a due che a tre. Nonostante la sua età, già da due stagioni è un riferimento ed una guida per il Velez, con cui è riuscito nell’impresa di vincere il campionato. 91 le partite totali giocate con la maglia del Fortìn (come viene chiamato il Velez in Argentina, di cui 80 da titolare. Numeri che non hanno bisogno di spiegazioni. In Italia ritroverà due amici ed ex compagni: Mateo Pellegrino, che sarà suo compagno anche in serie A e quel Santiago Castro che il Velez lo ha lasciato 18 mesi prima di lui. “Parma e Bologna sono vicine, sicuramente troveremo il modo di vederci” ha raccontato. A loro avrà già chiesto consigli sul modo di entrare nel nostro calcio. Anche se, entrando in un ambiente ideale e con tanti giovani come quello del Parma e considerando la sua personalità, è difficile immaginare che possa avere problemi di ambientamento. Uno così è più facile immaginarselo arrivare, conquistare tutti con le sue qualità e poi mettersi alla guida del nuovo Parma che sta nascendo.

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Alessandro Sugoni