La rivoluzione della Juventus parte dall'attacco: cosa cambia con David (e Osimhen)

Chiamatelo come credete: David , all’americana, o Davìd, alla francese. Con la D che però si sente alla fine. Probabilmente, la pronuncia più corretta è la prima, anche se, con un canadese, tra inglese e francese non si sbaglia poi molto. Lui preferisce senza dubbio ‘iceman’, ‘uomo di ghiaccio’: è un soprannome che gli piace, e dimostra come il nuovo arrivo della Juventus davanti alla porta proprio non si faccia intimorire. Parliamo di un giocatore che segna, e pure tanto: nell’ultima stagione, su 49 partite complessive ha segnato 25 gol, di cui 7 in Champions League. E se si cava più a fondo, solo Mbappé ha fatto meglio di lui in Ligue 1 dalla stagione 2020/2021, da quando il canadese è arrivato in Francia: 87 gol contro 111. Niente male. La Juve l’ha voluto tantissimo e alla fine l’accordo è riuscito a strapparlo. Un vero e proprio colpo a parametro zero, secondo probabilmente solo a De Bruyne che ha firmato con il Napoli. Ma con delle prospettive interessanti non solo per lui, ma anche per la Juve e per il suo attacco che verrà rivoluzionato. Perché il tema è questo: i bianconeri non si fermano qui, per nulla. E hanno in mente un super reparto, composto da David, Osimhen e la conferma di Kolo Muani. Vlahovic? In uscita, almeno nei piani bianconeri. Ma cosa cambierebbe per la squadra di Tudor? Prima di tutto, le tre heatmap a confronto, secondo le rilevazioni di Soccerment. Vlahovic e Kolo Muani coprono il campo in modo diverso: più al centro il serbo, parte più largo il francese. David, invece, ha un movimento preciso: trequarti sinistra per accentrarsi, ed è già un movimento che manca. Ma il confronto più puntuale arriva tra Osimhen-Vlahovic-David. Che per caratteristiche, in qualche modo, si assomigliano. Similarità Vediamo prima le similarità, sempre secondo i dati Xvalue.ai di Soccerment. Se David è arrivato a prescindere dal futuro di Vlahovic, il destino di Osimhen è proprio legato a quello dell’ex Fiorentina. E non soltanto per una - evidente - questione economica. Victor come struttura ricorda molto Dusan, ma ha un modo di giocare molto diverso. Prima di tutto, il dato dei tiri da dentro l’area: 15.3 ogni 100 tocchi contro 9.8. Poi, le palle toccate in area: 26.1 contro 21.5. E l’ex Galatasaray aggredisce molto di più la profondità. La Spiderchart a sinistra confronta i due attaccanti . La stagione juventina del classe 2000 non è stata particolarmente positiva, e lo si nota in maniera evidente. Il grafico di destra invece paragona l’attaccante bianconero con David, che risulta di molto inferiore per i colpi di testa e per i tiri nei 90’. Il canadese, però, partecipa di più alla manovra con i movimenti senza palla e lo dimostra l’alta percentuale di potenziali assist ricevuti. Nuovo attacco L’attacco che ha in mente Tudor, in accordo con la dirigenza, è questo: molta più mobilità, con un punto di riferimento sì , ma meno statico rispetto a chi già c’è ora. E per statico si intende un aspetto quantitativo legato alla corsa e alla presenza in tutto il terzo avversario. Dai piani, ora, si passa all’azione: David è già arrivato. Per Osimhen, invece, la strada è più lunga.

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