C'è un motivo ben preciso se l'Inter vuole Lookman

Perché l’Inter vuole a tutti costi Ademola Lookman? L’attaccante nigeriano, diventato grande con Gian Piero Gasperini all’Atalanta, piace tantissimo ai nerazzurri, che hanno già presentato un’offerta di 40 milioni di euro al club bergamasco, che però ne vorrebbe almeno 50. Una trattativa che potrebbe trasformarsi in una telenovela tra rialzi e richieste, con il giocatore che a Milano percepirebbe circa 4 milioni di euro a stagione. Ma torniamo alla domanda, inziale. Perché Lookman? Nell’ultima annata sotto la gestione Simone Inzaghi, la squadra – pur non vincendo nessun trofeo – ha messo in luce una qualità collettiva e degli automatismi ormai oliati alla perfezione dopo un quadriennio sotto la gestione dell’allenatore di Piacenza, che ha sempre preferito l’insieme al talento individuale. Una scelta ben precisa figlia della gestione di Antonio Conte e di una visione tattica per costruire superiorità non con l’1 contro 1, ma con sovrapposizioni, scambi, movimenti senza palla. Dal 2021, infatti, l’Inter è sempre stata seconda in Serie A per numero di uno-due riusciti e una delle squadre che dribbla di meno nel campionato: ventesima per numero di dribbling tentati dal 2022 a oggi. Ecco che l’ex Fulham e Leicester casca a pennello nel nuovo ciclo nerazzurro targato Cristian Chivu, che dal suo arrivo ha subito cambiato le carte in tavola. Al Mondiale per Club, con l’allenatore rumeno, i giocatori in campo hanno tentato il doppio dei dribbling e anche il modulo potrebbe variare. Dal meccanico 3-5-2 ad un più fantasioso 3-4-2-1, in cui i trequartisti possono esaltarsi, appunto, nel saltare l’uomo. Ma visto che ad oggi l’unico ‘dribblomane’ a disposizione dell’Inter è Marcus Thuram, l’acquisto di Lookman torna fondamentale per dare quella scintilla in più negli ultimi metri di campo. Come riportato dai dati di Soccerment, nell’ultima stagione ha tentato il dribbling 101 volte, con un dribble success ratio del 36,6% e un totale di 61 chance create. Thuram, che tra gli attaccanti dell’ultima stagione è il più simile al nigeriano, ne ha tentati meno della metà , anche se ha giocato in ruolo diverso. In aggiunta, Lookman risulta dietro soltanto a Kvaratskhelia nella funzionalità di one-to-one explorer players, ovvero quei giocatori offensivi che creano occasioni e superiorità numerica principalmente via dribbling e progressioni con il pallone. In breve, nessuno all’Inter ha numeri paragonabili e anche Lautaro Martinez non è portato a saltare l’uomo. Per trovare qualcuno che davvero salti l’uomo nell’Inter bisogna tornare indietro di qualche anno. Secondo le statistiche di Soccerment, gli ultimi esterni nerazzurri focalizzati nell’1 contro uno sono stati Perisic, Politano e Candreva nel 2018/19, quando in panchina c’era ancora Luciano Spalletti. Da allora, il vuoto su questa caratteristica. Solo Alexis Sanchez ha mostrato occasionali fiammate nel dribbling, ma mai con continuità o centralità nel gioco. Oggi, in rosa, uno con caratteristiche simili è Zalewski, ma non come ruolo primario visto che gioca tendenzialmente più nel reparto difensivo. Inserire Lookman significherebbe aggiungere un’arma nuova in una squadra ormai consolidata: un esterno atipico, capace di partire largo e accentrarsi palla al piede, di rompere la simmetria di un’azione ben costruita con un’accelerazione verticale. Non un anarchico, ma un jolly tecnico in grado di risolvere partite bloccate. Un segnale chiaro, che fa seguito all'acquisto di Bonny, della cui logica su Sky Sport Insider vi abbiamo parlato qualche settimana fa. Chivu lo potrebbe utilizzare dietro a Lautaro Martinez insieme a Thuram nel nuovo 3-4-2-1 nerazzurro, con il francese che già al Borussia M’gladbach ha giocato più esterno. Resta soltanto da capire se il rendimento di Lookman rimarrà lo stesso visto con Gasperini – non sarebbe il primo calciatore ad accusare l’addio a Bergamo - o se tornerà quello della Premier League.

Cosa vedere:

Come vederlo:

Online con Sky:

C'è un motivo ben preciso se l'Inter vuole Lookman

Andrea Molinari