
L'altimetria della settima tappa del Giro d'Italia 2012, da Recanati a Rocca di Cambio, con arrivo in salita
Con Malori in rosa
, la corsa riparte da Recanati e attraversa Marche e Abruzzo per 205 km, che si concludono con il Gran Premio della montagna di seconda categoria ai 1.392 metri della Rocca di Cambio
La frazione unirà l'Appennino marchigiano e quello abruzzese, con attraversamento del Parco dei Monti Sibillini e il superamento del Gran Premio della montagna posto sul Colle Galluccio (3/a categoria) al km 101,7 e a 1.190 metri d'altezza; seguirà l'arrivo nel rifornimento fisso di Trisungo, sulla Statale 4 Salaria. Si tratta di una salita piuttosto pedalabile fino a Piano Palasdone, con successiva discesa molto veloce che si conclude all'Aquila (km 178,8), dove è posto il traguardo volante. Poco dopo, al km 186, inizierà l'ascesa verso i 1.392 metri di Rocca di Cambio.
Si tratta del primo arrivo in salita del Giro 2012, un Gran Premio della montagna di 2/a categoria che proporrà una salita di 19,1 km e con pendenza media del 3,9%, abbastanza pedalabile, su una strada molto ampia. A 3,5 km dall'arrivo c'è una breve discesa, poi si svolta a destra ai 1.600 metri, dove comincia il tratto più duro, con un passaggio che, a 700 dall'arrivo, sfiora pendenze fino al 10%. Un'ampia curva immette poi sul rettilineo d'arrivo.
Nel 1965, con partenza dall'Aquila, nella 3/a tappa della corsa rosa s'impose Luciano Galbio; l'anno dopo toccò al tedesco Rudy Altig conquistare la 7/a frazione, con partenza da Roma; nel 1968, con partenza ancora dalla Capitale, nella 20/a tappa trionfò lo spagnolo Santamaria.