
Tutta la concentrazione dei sei uomini della Bmc: Rohan Dennis, Silvan Dillier, Daniel Oss, Manuel Quinziato, Tejay Van Garderen e Peter Velits hanno conquistato l'oro nella cronosquadre che ha aperto i Mondiali di ciclismo di Ponferrada -

C'è gioia dunque anche per due corridori azzurri: Daniel Oss e Manuel Quinziato - quest'ultimo convocato anche da Cassani per la prova in linea - sono tra i corridori che hanno messo le ali alla Bmc e l'hanno portata al primo posto -

Il team americano ha concluso i 57,1 km della prova in un'ora, 29 minuti e 30 secondi. Finisce così l'egemonia dell'Omega Pharma-Quick Step, che aveva vinto nel 2013 e nel 2012, anno d'introduzione della prova nel programma iridato -

Quattro australiani (Durbridge, Hepburn, Howson e Lancaster), un canadese (Tuft) e un olandese (Mouris) hanno conquistato invece l'argento per il team Orica-GreenEdge, quello che aveva vinto la cronosquadre inaugurale del Giro d'Italia, a Belfast -

Niente da fare per il cronoman più forte al mondo e campione in carica: Tony Martin. Il tedesco, qui in primo piano, ha dovuto lottare con la strada viscida e non è riuscito a portare i suoi oltre il terzo posto, a 35" dalla Bmc -

Ma la beffa è soprattutto per il Team Sky: la squadra britannica, con Puccio e Cataldo in sestetto insieme a Wiggins, si è fermata a soli due secondi dal podio, arrivando a 37 dall'oro della Bmc (foto Watson) -

A chiudere la top-5 della cronosquadre maschile del Mondiale c'è invece la Tinkoff di Alberto Contador (qui assente). La squadra guidata da Boaro e Bennati si è fermata a 47" dal tempo della Bmc (foto Watson) -

In mattinata c’era stata la prova femminile, con questo affollato podio: oro al team americano Specialized-Lululemon team (C), argento alle australiane dell’Orica-AIS, bronzo alla squadra italiana Astana-Bepink -

La vittoria della Specialized-Lululemon non è una novità: da quando la prova è stata introdotta, nel 2012, il team americano ha sempre vinto. Merito di specialiste come Lisa Brennauer, Evelyn Stevens e Chantal Blaak –

Nella squadra seconda classificata, l’Orica-AIS, c’era un’atleta italiana: Valentina Scandolara, classe ’90, una delle più forti del circuito femminile. Grazie anche a lei, il team australiano ha chiuso a 1’17” dalla vetta -

A dispetto del nome kazako, l’Astana è invece una squadra tutta italiana, con tre azzurre tra le sei atlete al via: Silvia Valsecchi, Susanna Zorzi, Simona Frapporti. Il loro tempo finale è di 45’52”99, a 2’19” dalla medaglia d’oro -

Disastro totale per le olandesi del team Rabo Liv. Prima la supercampionessa Marianne Vos che si stacca, poi – quando l’argento era vicino – una brutta caduta che mette fuori gioco la squadra e causa la frattura del bacino per Anne Van der Breggen -

Solo sorrisi, invece, per le vincitrici, che fanno proprio il segno “tre” con le dita, ad indicare il terzo alloro consecutivo per il loro formidabile team -