Benvenuti al trofeo Rumsas, un dopato con squalifica...

Ciclismo
Il lituano Raimondas Rumsas ai tempi della Lampre (Getty)
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E' accaduto domenica nel Parmense: una corsa del circuito Uisp intitolata al lituano che venne trovato positivo al Giro 2003 (Epo) e squalificato per un anno. Non è un caso isolato, ma l'immagine del movimento sconta anche queste gaffe

Il caso non è unico, ma fa sempre un certo effetto, nel ciclismo amatoriale, vedere una competizione intitolata ad ex campioni caduti nella rete del doping. Domenica è successo a Coenzo, nel Parmense, in una delle tante gare valide per la stagione Uisp: "Gran premio Città di Coenzo-Trofeo Raimondas Rumsas", il nome della corsa.

Simpatia. Rumsas, lituano classe 1972, per alcune stagioni tesserato per una società amatoriale di Coenzo, nel suo significativo passato da pro' (terzo posto al Tour 2002, un Lombardia e una Vuelta basca) ha però una macchia indelebile: la positività all'Epo nel Giro 2003, per la quale ha scontato un anno di squalifica. Ma già nel 2002 sulle spalle dell'ex Lampre pendevano sospetti, con l'arresto della moglie avvenuto in Francia dopo il rinvenimento e il sequestro nella sua auto di 75 prodotti dopanti.

Pecunia non olet. La gara, organizzata all'interno del programma di una festa paesana chiamata "Fiera della simpatia", ha istituzionalizzato la dedica già dal 2011, quando a vincerla in solitaria dopo una sessantina di km fu proprio il lituano. Rumsas che vince il trofeo Rumsas, nonostante qualche malumore da parte di alcuni dei partecipanti. Ma il ciclismo amatoriale, oltre che sport, è business, e così il mal di pancia, se uno ce l'ha, se lo deve fare passare, perché anche gli sponsor contano eccome.

Opportunità. Ora, posto che non si tratta di un caso isolato e che Rumsas non è che uno dei tanti, la ricerca della credibilità perduta passa anche attraverso l'opportunità di situazioni come questa, soprattutto ad un livello, come quello amatoriale, non alieno al doping. Senza per forza dover fare la morale a chicchessia: a volte basterebbe contare sino a dieci.