Giro d'Italia 2018, 19^ tappa Venaria-Bardonecchia: Froome come Coppi e Pantani. Fuga, vittoria e maglia rosa

Ciclismo

Claudio Barbieri

(Foto Twitter @giroditalia)

Tappa leggendaria al Giro: Froome attacca a 83 km dal traguardo, sfruttando il crollo della maglia rosa Simon Yates sulla Cima Coppi. Il britannico del Team Sky vince a Bardonecchia ed è maglia rosa. Aru ritirato dopo 41 km

RIVIVI LA CRONACA DELLA 19^ TAPPA

L'ORDINE D'ARRIVO DELLA 19^ TAPPA

LE CLASSIFICHE DEL GIRO 2018

Chris Froome ha vinto la diciannovesima tappa del Giro d’Italia 2018, da Venaria Reale a Bardonecchia di 185 km, conquistando anche la maglia rosa per la prima volta in carriera. Il britannico del Team Sky, che si era già imposto nella tappa dello Zoncolan, ha preceduto di 2'58'' Carapaz, di 3''05'' Pinot e di 3'22'' Dumoulin al termine di una fuga solitaria di oltre 80 km. Crisi per la maglia rosa uscente Simon Yates, staccato di oltre mezz'ora dal connazionale, che lascia la testa della corsa dopo 14 giorni. In difficoltà anche Domenico Pozzovivo, che perde la sua terza posizione in classifica generale con un distacco di oltre 8' e scivola in sesta piazza. Ritiro per Fabio Aru, che ha detto stop dopo appena 41 km, ai piedi del Colle de Lys, primo GPM di giornata. Froome diventa il quinto atleta britannico a vestire la maglia rosa dopo Mark Cavendish (nel 2009, 2011 e 2013), Bradley Wiggins (nel 2010), David Millar (nel 2011) e appunto Simon Yates. Il Giro però non è finito qui: sabato altro tappone alpino, Susa-Cervinia di 214 km, con un dislivello di oltre 4mila metri negli ultimi 90 km che decideranno il Giro 2018. 

La cronaca della tappa: il lavoro del Team Sky

La fuga di giornata fatica a partire a causa del lavoro della Mitchelton – Scott, attenta a non far partire alcun compagno di squadra degli inseguitori di Simon Yates. Appena la strada sale, ecco un’ecatome di corridori: Maestri, Kiryenka,Vervaeke e Fabio Aru, che dopo essersi staccato alle prime asperità del Colle de Lys, decide di abbandonare un Giro per lui maledetto. Una ventina di corridori si staccano dal gruppo durante la prima asperità, con Luis Leon Sanchez che tenta l’azione solitaria sul Colle delle Finestre, seguito da un quartetto formato da Montaguti, Torres, Atapuma e Conti. Dietro è il Team Sky a lavorare in forcing, provocando subito il distacco di ben tre uomini della Mitchelton – Scott, compreso quel Chad Haga fin qui fondamentale per Simon Yates. A 13 km dalla Cima Coppi, la maglia rosa si stacca clamorosamente e va in crisi, mentre Sanchez viene riassorbito da un peloton scatenato.

La fuga eroica di Chris Froome

A 83 km dalla fine, mentre il gruppo transita sullo sterrato, arriva l’incredibile attacco di Chris Froome, che va via da solo e mette in difficoltà i big. Dumoulin, Pinot, Lopez Moreno, Reichenbach e Carapaz tengono, seppur a distanza, la ruota del quattro volte campione del Tour, mentre Pozzovivo si stacca. Froome transita per primo sulla Cima Coppi con un vantaggio di una quarantina di secondi sulla maglia rosa virtuale, Tom Dumoulin, e con 2’ su Domenico Pozzovivo. Yates precipita, transitando con oltre 18’ di ritardo dal connazionale, dicendo così addio alla maglia rosa in una giornata da dimenticare. Froome triplica il suo vantaggio con una discesa tanto folle (53.4 km/h di media e velocità di punta di 80.1 km/h, secondo Velon CC) quanto efficace, scollinando al Sestriere con 2’40’’ su Dumoulin e annusando così la maglia rosa virtuale, ora distante appena una decina di secondi. Il britannico del Team Sky diventa leader (virtuale) della corsa a una trentina di km dal traguardo, toccando un divario massimo di 3’15’’ dai primi inseguitori, il tutto nonostante il vento contrario nel falsopiano autostradale (deviazione obbligatoria a causa di una frana) che porta a Bardonecchia. Froome comincia a frullare sull’ultima ascesa dello Jafferau (punte di 14% di pendenza), Dumoulin resiste nonostante un passaggio a vuoto dovuto anche allo scatto di Pinot. Il keniano bianco mantiene costante il vantaggio sino al traguardo, strappando così la maglia rosa a Yates e compiendo una delle imprese più leggendarie nella storia del ciclismo. Roba da Coppi, Merckx e Pantani, giusto per fare tre nomi. Sabato va in scena un altro tappone alpino, da Susa a Cervinia di 214 km, preludio al gran finale di domenica a Roma, dove si concluderà un Giro da inserire tra i più belli ed emozionanti di sempre.  

Froome in azione sullo sterrato del Colle delle Finestre (Foto Twitter Team Sky)

Froome: "Ho fatto una cosa pazza"

"Non ho mai fatto una cosa così, un attacco così da lontano. Stavo bene, sapevo che mancava molto, ma per vincere questo Giro serviva qualcosa di straordinario". E' questo il primo commento di Chris Froome ai microfoni della 'Rai' dopo l'epico successo di Bardonecchia, che ha regalato al britannico del Team Sky la maglia rosa. "Non potevo aspettare l'ultima salita e ho fatto una cosa pazza. Dietro ho visto che non stavano bene e ne ho approfittato. Ho avuto una partenza difficile in Israele dopo la caduta, ma sapevo che avrei avuto il mio momento. Sapevo che sarebbe arrivato il momento di scattare ed è arrivato". 

Aru dura 41 km: il sardo si ritira dal Giro

Il Giro d'Italia di Fabio Aru è finito al chilometro 41 della 19^ e terz'ultima tappa, fra Venaria Reale (Torino) e Bardonecchia (Torino). Il sardo, che in classifica generale era taccato di 45'44" dalla maglia rosa Simon Yates, ha detto basta ai piedi della salita del Colle de Lys, dove era posto il primo Gran premio della montagna di giornata. Nei giorni scorsi, e anche giovedì, il campione italiano si era sempre staccato in salita, il suo terreno preferito, denotando una scarsa condizione di forma. Aru era partito per vincere questo Giro, corsa in cui aveva conquistato in passato due podi. Nonostante la buona prova nella crono di Rovereto (macchiata comunque da una penalità), il Cavaliere dei Quattro mori ha avuto difficoltà ogni volta che la strada saliva: il suo ritiro nella tappa regina di questo Giro, prima di affrontare il mitico Colle delle Finestre (Cima Coppi 2018 della corsa rosa) è lo specchio di un periodo davvero negativo. Ora l'azzurro dovrà ritrovare gambe e soprattutto testa in vista del Mondiale di Innsbruck, altro grande obiettivo di questa stagione. 

Qual è l'ordine d'arrivo e la classifica di tappa?

1. Chris Froome in 5h12'26''

2. Richard Carapaz +3'00"

3. Thibaut Pinot +3'07"

4. Miguel Angel Lopez + 3'12"

5. Tom Dumoulin +3'23"

6. Sebastien Reichenbach + 8'13"

7. Davide Formolo + 8'22"

8. Sam Oomen + 8'23"

9. Patrick Konrad s.t.

10. Pello Bilbao s.t.

11. Domenico Pozzovivo +8'29" 

Qual è la classifica generale ?

1. Chris Froome in 80h21'59''

2. Tom Dumoulin +40''

3. Thibaut Pinot +4'17''

4. Miguel Angel Lopez Moreno +4'57''

5. Richard Carapaz +5'44''

6. Domenico Pozzovivo +8'03''

Le maglie del Giro d'Italia 2018, aggiornate alla tappa di oggi

 

Maglia rosa: Froome

Maglia ciclamino: Viviani

Maglia azzurra: Froome