Chris Froome ha ricordato a 'Casa Sky Sport' il trionfo al Giro del 2018: "E' stata la mia vittoria più bella e difficile, il Giro è speciale e vorrei tornare a correrlo per provare a vincerlo". Quest'anno il britannico sarà al Tour, a caccia del quinto sigillo: "Saremo tre capitani, deciderà la strada. La Maglia Gialla è il mio grande obiettivo. L'infortunio? Ho recuperato"
Chris Froome è stato ospite a 'Casa Sky Sport'. Il fenomeno del Team Ineos ha ricordato la sua vittoria al Giro 2018, esattamente due anni dopo il fantastico trionfo in rimonta con tanto di impresa sullo Zoncolan e Prato Nevoso: "E' stato qualcosa di speciale, bello e difficile - ha ricordato Froome -. Sicuramente la vittoria più bella della mia vita. Riguardare certe immagini mi fanno capire quanto sia stato speciale. Ho capito durante la corsa quanto i tifosi italiani fossero simpatici e sportivi. Mi hanno aiutato e mi hanno supportato, nonostante fossi inglese. Loro guardavano al corridore e alla voglia di vincere, non alla nazionalità". Froome svela il segreto di come abbia imparato l'italiano: "Sono rimasto a Chiari per parlare italiano - ha detto il nativo del Kenya, che ha iniziato da professionista nel nostro Paese -. Ogni giorno uscivo per allenarmi e mi segnavo su dei post-it una decina di parole comuni nel ciclismo: in cinque-sei ore di bicicletta riuscivo ad apprendere qualcosa e anche così ho imparato la lingua, ogni giorno sempre di più. All'inizio è stato difficile, perché non sapevo tante cose tecniche del ciclismo. Faceva freddo, non avevo mai visto la neve prima dell'Italia. Ho imparato tante cose all'inizio e sono cresciuto".
Froome: "Al Tour con tre leader? Non so come faremo..."
Froome è reduce da un terribile infortunio (doppia frattura nella gamba destra), che ha rischiato di comprometterne la carriera: "Ho recuperato dall'infortunio - ha detto -. Lo stop mi aiutato, facevo 5-6-7 ore di rulli ogni giorno. Non è stato facile, ma siamo tutti nella stessa posizione. Sono molto motivato per tornare come prima. Questo periodo mi ha dato due mesi in più per essere pronto". Il Team Ineos si presenterà al Tour de France di fine agosto con una squadra stellare e tre capitani: Froome, Bernal e Thomas. "Sono pronto per il Tour, anche per essere leader. La cosa importante è che a fine giornata la squadra abbia vinto, è la cosa che conta. Poi sarà la strada a decidere il resto. Tre leader? Non so come faremo... Scherzo, troveremo la soluzione e rispettare i nostri obiettivi. Ognuno vorrà vincere, ma conta la squadra". Froome torna poi sul trionfo al Giro 2018: "E' stato un sogno, perché tre giorni prima ero a 3' di ritardo dalla Maglia Rosa, pensavo non fosse possibile - ha detto -. Quando sono arrivato a Roma è stato speciale, non lo dimenticherò mai".
Froome: "Giro mia vittoria più difficile"
Froome, che correrà il Tour a caccia della quinta vittoria e forse la Vuelta, guarda anche al 2021: "Ci saranno i Giochi Olimpici, ma in generale speriamo di poter avere una stagione normale. Quest'anno però il grande obiettivo è il Tour". La vittoria più difficile di Froome? La risposta non scontata: "Il Tour è prestigioso a livello mediatico e di sponsor, ma il Giro è più difficile per me. Cambia ogni giorno, è come fare tre settimane di Classiche. C'è anche la variabile meteo, con il freddo. Per me è stata la vittoria più difficile, sono contento di averne vinto uno. Vorrei tornare per vincerne un altro".