Giulio Ciccone positivo al coronavirus, niente 'Tirreno-Adriatico'

Ciclismo

Ad appena quattro giorni da via della Tirreno-Adriatico, Giulio Ciccone è risultato positivo al coronavirus. Dopo aver partecipato al Campionato Italiano, il corridore della Trek aveva accusato stanchezza ed era stato mandato a casa dal ritiro. La positività è emersa da un tampone del 31 agosto. Negativi i test sul resto della squadra, compreso Vincenzo Nibali

Giulio Ciccone è risultato positivo al coronavirus. Il corridore della Trek-Segafredo, che nel Giro d'Italia dell'anno scorso ha vinto la maglia azzurra di miglior scalatore, era tra i partecipanti alla 'Tirreno-Adriatico' al via tra 4 giorni, dove avrebbe affiancato il capitano della squadra Vincenzo Nibali. Ciccone, che è stato sottoposto al test il 31 agosto, in conformità con le norme Uci, aveva corso il Campionato italiano, dopo il quale ha raggiunto il ritiro in altura programmato con il resto della Trek. L'ultimo contatto di Ciccone con i compagni di squadra è avvenuto il 23 sera a cena. Il corridore ha soggiornato nel ritiro in camera singola. Nell'ambito del protocollo Covid-19 interno alla squadra, tutti i corridori e lo staff presente hanno fatto dei test con tamponi all'arrivo. Tutti, compreso quello di Ciccone, sono risultati negativi. Nonostante il tampone negativo, a causa di sintomi di stanchezza evidenziati dall'atleta, lo staff medico ha preferito che il corridore tornasse a casa per seguire un programma d'allenamento individuale e differente rispetto a quello previsto in ritiro. Nel test del 31 agosto, l'abruzzese è risultato positivo. Lo stesso giorno sono stati testati i corridori e lo staff in ritiro: tutti sono risultati negativi. Un ulteriore test per corridori e staff è stato svolto oggi, in conformità con il regolamento Uci (test dei -3 giorni) per la partecipazione alla Tirreno-Adriatico, al via lunedì da Lido di Camaiore.