
Nibali per l'ultima Vuelta: percorso, storia e numeri della corsa spagnola
La corsa iberica è scattata venerdì da Utrecht (Olanda) con una cronosquadre e si concluderà l'11 settembre a Madrid. Al via tanti big: il campione uscente Roglic, Evenepoel, Alaphilippe, Carapaz, Hindley e poi Nibali e Valverde, al loro ultimo Grande giro in carriera. La Vuelta è in diretta su Eurosport 1 (canale 210 di Sky)
A cura di Alfredo Corallo

PERCORSO E ALTIMETRIA - La 77^ Vuelta a España sarà durissima: con due cronometro (54,2 km complessivi) e 9 arrivi in salita, appena 4 chance per i velocisti e 6 destinate verosimilmente ai finisseur. Lunga 3280,4 km, per 21 tappe e un dislivello di 49.386 metri. La frazione più impegnativa in programma il 4 settembre: arrivo a Sierra Nevada, sull'Alto Hoya de la Mora, a quota 2512 metri di altitudine. L'11 la 'passerella' di Madrid.

BENVENUTI IN OLANDA - Come il Giro d'Italia e il Tour de France anche la corsa spagnola si è progressivamente 'aperta' all'Europa: nel 1997 - in omaggio all'Expo - è salpata da Lisbona; nel 2009 si è spinta fuori dalla penisola iberica, partendo dal circuito di Assen, in Olanda; nel 2017 è stato il turno di Nîmes, Francia. La prima tappa di questa edizione sarà appunto la cronosquadre di 23.3 km di Utrecht e la Vuelta resterà nel Paesi Bassi anche per due frazioni pianeggianti, prima del giorno di riposo.

LE TAPPE DECISIVE - Dall'Olanda, la corsa ripartirà nei Paesi Baschi, da Vitoria, per proseguire con i primi tre arrivi in salita a Pico Jano, Collau Fancuaya e Les Praeres. Il 29 agosto ci sarà il secondo riposo prima dello spostamento nel Sud della Spagna, dove sono in programma un'altra cronometro individuale, tappe per velocisti e le ascese a La Pandera, Sierra Nevada, Alto del Purche e Hoya de la Mora. Nell'ultima settimana, le arrampicate decisive di Tentudia e Piornal sulle quali si potrebbe decidere la classifica finale.

I BIG AL VIA - Primoz Roglic, che proverà a calare il poker di vittorie in Spagna. E poi Remco Evenepoel, Julian Alaphilippe, Richard Carapaz, Simon Yates, Joao Almeida, Esteban Chaves, Mikel Landa, Enric Mas, Miguel Angel Lopez e gli ultimi due vincitori del Giro d'Italia: Tao Geoghegan Hart e Jai Hindley. Assenti Jonas Vingegaard e Tadej Pogacar, rispettivamente re e viceré del Tour 2022.

NIBALI E VALVERDE AI SALUTI - Sarà l'ultimo Grande giro della loro carriera per due super campioni del ciclismo, che hanno vinto una Vuelta a testa (Valverde nel 2009 e Nibali nel 2010) ed erano insieme sul podio nell'edizione del 2013 conquistata dall'americano Chris Horner.

GLI AZZURRI IN GARA - Sono 13: lo 'Squalo', ma anche Edoardo Affini, Davide Cimolai, Andrea Vendrame, Filippo Conca, Domenico Pozzovivo (nella foto), Alessandro De Marchi, Matteo Fabbro, Fausto Masnada, Samuele Battistella, Antonio Tiberi, Edoardo Zambanini e Dario Cataldo.

LE SQUADRE - Sono 23, nessuna italiana: Ag2R Citroen Team (Fra), Alpecin (Bel), Astana Qazaqstan (Kaz), Bahrain Victorius (Bah), Bora-Hansgrohe (Ger), Burgos-Bh (Spa), Cofidis (Fra), Ef Education-Easypost (Usa), Euskaltel-Euskadi (Spa), Groupama-FDJ (Fra), Ineos Granadiers (Gbr), Intermarché (Bel), Israel Premier Tech (Isr), Jumbo Visma (Ola), Kern Pharma Team (Spa), Lotto Soudal (Bel), Movistar (Spa), Quick-Step (Bel), Team BikeExchange-Jayco (Aux), Team Arkea (Fra), Trek (Usa), Team DSM (Olanda), UAE Emirates (EAU).

FACCIAMO UN PASSO INDIETRO: I TRIONFATORI DELLA VUELTA 2021
- Vincitore: Primoz Roglic
- Podio: 2° Enric Mas, 3° Jack Haig
- Classifica scalatori (maglia a pois): Michael Storer
- Classifica a punti (maglia verde): Fabio Jakobsen
- Classifica giovani (maglia bianca): Gino Mäder
- Classifica a squadre: Bahrain Victorious
L'ALBO D'ORO DEGLI ULTIMI 30 ANNI (dal 1992 AL 2001/segue)
- 1992 - Tony Rominger (Svizzera)
- 1993 - Tony Rominger (Svizzera)
- 1994 - Tony Rominger (Svizzera)
- 1995 - Laurent Jalabert (Francia)
- 1996 - Alex Zülle (Svizzera)
- 1997 - Alex Zülle (Svizzera)
- 1998 - Abraham Olano (Spagna)
- 1999 - Jan Ullrich (Germania)
- 2000 - Roberto Heras (Spagna)
- 2001 - Ángel Casero (Spagna)

DAL 2002 AL 2011
- 2002 - Aitor González (Spagna)
- 2003 - Roberto Heras (Spagna)
- 2004 - Roberto Heras (Spagna)
- 2005 - Roberto Heras (Spagna)
- 2006 - Aleksandr Vinokurov (Kazakistan)
- 2007 - Denis Menchov (Russia)
- 2008 - Alberto Contador (Spagna)
- 2009 - Alejandro Valverde (Spagna)
- 2010 - Vincenzo Nibali (Italia)
- 2011 - Chris Froome (Gran Bretagna)

DAL 2012 AL 2021
- 2012 - Alejandro Valverde (Spagna)
- 2013 - Chris Horner (Stati Uniti)
- 2014 - Alberto Contador (Spagna)
- 2015 - Fabio Aru (Italia)
- 2016 - Nairo Quintana (Colombia)
- 2017 - Chris Froome (Gran Bretagna)
- 2018 - Simon Yates (Gran Bretagna)
- 2019 - Primoz Roglic (Slovenia)
- 2020 - Primoz Roglic (Slovenia)
- 2021 - Primoz Roglic (Slovenia)

VUELTA STORY - Correva l'anno 1935 e da quella prima edizione se ne vedranno letteralmente di tutti i colori. Le maglie, certo: arancione all'inizio, per diventare giallognola, bianca, porpora, bianca con una striscia rossa, gialla 'gualda' della bandiera di Spagna, oro (vedi foto di Roberto Heras) e finalmente rossa dal 2009. Ma anche le magiche sfumature di una corsa che ha resistito alla dittatura di Franco e che con il passare del tempo si è conquistata - un po' alla catalana, se non alla basca - la sua 'autonomia' dagli ingombranti Giri d'Italia e Francia.

IL 'REGNO' DI GUSTAAF I - Era arancione dunque la camiseta che il belga Antoine Dignef indossò quel 29 aprile del 1935 al termine della primissima tappa della Vuelta, una Madrid-Valladolid. Dignef, poi l'aragonese Antonio Escuriet e il 2 maggio eccola sulle spalle del fiammingo Gustaaf Deloor, che conserverà la maglia fino al ritorno nella capitale spagnola.

Tra i 28 'superstiti' dei 50 corridori che erano al via nel 1935 anche il piemontese Edoardo Molinar, il primo italiano a vincere una frazione nella corsa spagnola (da Cáceres a Zamora) e alla fine anche 'padrone' della classifica degli scalatori.

PENNA BIANCA - Il primo italiano a salire sul podio - terzo dietro all'ingorda famiglia Deloor del solito Gustaaf, seguito a ruota dal fratello Alfons - fu il vicentino Antonio Bertola, nel 1937. Bisognerà attendere invece il 1956 per il trionfo di Angelo Conterno, torinese (nella foto). "Penna Bianca" - com'era soprannominato - vestirà la maglia di leader alla seconda tappa e non la mollerà più fino a Madrid.

LOS ITALIANOS - Dopo un'astinenza lunga 12 anni - unica eccezione la piazza d'onore di Pasquale Fornara nel 1958 - il Tricolore tornerà a sventolerà nel 1968 grazie all'impresa delll'immortale Felice Gimondi. Nel 1981 sarà il turno del veneto Giovanni Battaglin, quindi il lombardo Marco Giovannetti (1990), il siciliano Vincenzo Nibali (2010) e il sardo Fabio Aru (2015).
ALE-JET - Nel romanzo degli italiani alla Vuelta spicca anche il nome del grande velocista spezzino Alessandro Petacchi, secondo in assoluto per tappe vinte (20) dietro al galiziano Delio Rodríguez (39, di cui 6 consecutive nel 1941).

L'ALTRO 'CANNIBALE' - Il record di tappe in una singola edizione spetta però allo sprinter belga Freddy Maertens che, nel 1977, portò a casa 13 successi, oltre alla generale. In quegli anni la Vuelta si correva in primavera e Maertens - annoverato come un potenziale erede di Eddy Merckx - era reduce da un altro exploit, al Giro d'Italia, dove si era imposto in 7 occasioni. Per un totale di 20 affermazioni in appena un mese e mezzo. Era anche campione del mondo in carica (oro a Ostuni nella prova in linea) e non lo battevano nemmeno i cavalli da corsa...

OLÉ - Ma i padroni del Giro di Spagna sono ovviamente gli iberici, campioni in 33 edizioni: Roberto Heras è il re della Vuelta con 4 vittorie davanti al madrileno Alberto Contador (nella foto), allo svizzero Tony Rominger e a Roglic, tutti a 3. A quota 2 ci sono Christopher Froome, Alex Zulle, Bernard Hinault, Denis Menchov, Gustaaf Deloor, Julián Berrendero, José Manuel Fuente e Pedro Delgado.

QUE VIVA ESPAÑA - Non è stata sempre Madrid il teatro della passerella finale: a spezzare il 'monopolio' dell'arrivo nella capitale ci hanno pensato Bilbao, San Sebastian, Gijon, Jerez de la Frontera, Dehesa de Campoamor (nei pressi di Alicante), Almussafes (Valencia) e Santiago de Compostela nel 2021. Ma il prossimo 11 settembre la Vuelta torna a casa...