Giro d'Italia, Milan vince la tappa di Andora, Pogacar in maglia rosa
Dopo il secondo posto di ieri, Jonathan Milan trionfa nell'arrivo di Andora in Liguria e diventa il nuovo padrone della maglia ciclamino. Lunga fuga di oltre 180 chilometri ripresa dal gruppo a cinque chilometri dal traguardo. All'inizio dello strappo di Capo Mele Filippo Ganna tenta un attacco a sorpresa, ma viene recuperato a pochi metri dalla fine. Nessuno squillo da Pogacar, che resta però in rosa. Caduta e ritiro per Girmay
La classifica generale e quelle speciali
Prima vittoria italiana in questo Giro d'Italia
La gioia di Milan
Secondo successo al Giro d'Italia per il vincitore in carica della maglia ciclamino. Ecco come ha esultato subito dopo la fine della tappa
L'ordine di arrivo della quarta tappa
1) JONATHAN MILAN - 4h16'03''
2) Kaden Groves - S.T.
3) Phil Bauhaus - S.T.
4) Olav Kooij - S.T.
5) Tim Merlier - S.T.
6) Davide Ballerini - S.T.
7) Fernando Gaviria - S.T.
8) Enrico Zanoncello - S.T.
9) Madis Mihkels - S.T.
10) Giovanni Lonardi - S.T.
Jonathan Milan vince la 4^ tappa
Come ieri, il gruppo riprende i fuggitivi negli ultimi metri e i velocisti si giocano la volata. Stavolta l'italiano della Lidl-Trek mette la sua ruota davanti a quella dei suoi avversari
Ultimo chilometro
Ganna purtroppo sta per essere ripreso a pochi metri dal traguardo
2 km al traguardo
L'azione di Ganna prosegue e trova sempre più consistenza, ora è iniziato il tratto in discesa verso Andora
3 km al traguardo
Ganna conserva un vantaggio di circa 5 secondi sul gruppo
4 km al traguardo
Scatto di Filippo Ganna all'inizio del Capo Mele!
5 km al traguardo
Dopo 182 chilometri di fuga, Munoz e le Bod sono stati ripresi dal gruppo. Si vede ancora il mare, ma tra poco inizia il Capo Mele
6 km al traguardo
Appena 10 secondi separano battistrada e gruppo
7 km al traguardo
Ora in testa al gruppo dettano ritmo anche la Bahrain-Victorious e la Ineos Grenadiers. Tutte le squadre stanno provando a cercare il proprio spazio
10 km al traguardo
Davanti al gruppo ci sono la Lidl Trek di Milan e l'Alpecin di Groves a fare l'andatura. Solo 20 secondi di vantaggio ormai per Munoz e le Bod. Si continua a sfrecciare lungo il bellissimo litorale ligure
15 km al traguardo
All'incirca di 30 secondi il residuo distacco del gruppo da Stefan le Bod e Francisco Munoz: l'avventura del sudafricano e dello spagnolo è agli sgoccioli dopo oltre 175 chilometri di fuga
18 km al traguardo
Resta di un minuto il vantaggio della coppia di battistrada, che verrà verosimilmente ripresa dal gruppo alle loro spalle
Il ritiro di Girmay
Il corridore eritreo della Intermarché-Wanty è stato costretto al ritiro dalla doppia caduta in rapida sequenza prima di arrivare a Savona. L'asfalto scivoloso lo ha tradito una prima volta e con la bici sostituiva non è riuscito a trovare feeling, cadendo di nuovo. Dopo il terzo posto nella tappa di ieri, sarebbe potuto essere protagonista anche nell'arrivo odierno
35 km al traguardo
Coppia in fuga, sole che ha preso ormai da tempo il posto della pioggia e gruppo che si è ricompattato alle spalle di de Bod e Munoz. Ci sono tutti gli ingredienti per uno scoppiettante finale di frazione
I protagonisti di giornata
Stefan de Bod, Francisco Munoz e Lilian Calmejane sono stati in fuga dall'inizio della tappa. Quest'ultimo, dopo essere arrivato primo sul Gpm di Colle del Melegno per raccogliere punti per la maglia azzurra, si è poi fatto riprendere dal gruppo. I primi due invece proseguono la loro iniziativa con due minuti di vantaggio a 40 chilometri dalla fine
45 km al traguardo
La coppia de Bod-Munoz prosegue la fuga con un vantaggio di 2'00'' sul gruppo. Si pedala a pochi passi dal mare, sull'Aurelia, lungo quello che è anche il percorso della Milano-Sanremo
60 km al traguardo
Lungo le strade di Savona piene di pubblico, è Stefan de Bod a tagliare per primo il traguardo volante davanti lo spagnolo Munoz. Qualche km più indietro, Girmay cade per la seconda volta sull'asfalto scivoloso anche con la bici sostitutiva. Nel frattempo invece il gruppo principale sembra essersi separato in più tronconi, complice anche la caduta precedente