Ciclismo, Alice Toniolli: prognosi riservata dopo una brutta caduta

Ciclismo

La 19enne ha battuto violentemente la testa contro un muretto nel corso di una gara femminile in provincia di Treviso. Secondo quanto appreso dall'Ansa non sarebbe in pericolo di vita e ci vorranno giorni per un suo recupero. Più volte in azzurro, lo scorso anno è diventata campionessa agli Europei strada nella staffetta juniores

ISCRIVITI AL CANALE WHATSAPP DI SKY SPORT

Alice Toniolli, 19enne corridora della Top Gils Fassa Bortolo, è rimasta gravemente ferita dopo una caduta ed è attualmente ricoverata all'ospedale Ca' Foncello di Treviso: non sarebbe in pericolo di vita. Ci vorranno giorni per un suo recupero e la prognosi è riservata. Lo riporta l'Ansa. L'atleta - più volte in azzurro e campionessa europea lo scorso anno agli Europei strada nella staffetta juniores - "da ieri (mercoledì 14 agosto, ndr) è ricoverata nel reparto di terapia intensiva nell'ospedale Ca' Foncello di Treviso dopo aver violentemente battuto la testa contro un muretto nel corso della gara femminile del 'Circuito dell'Assunta' disputata a Ceneda di Vittorio Veneto, in provincia di Treviso". Lo comunica la Federciclismo, sottolineando che l'atleta azzurra è rimasta coinvolta in "un brutto incidente". Secondo quanto si è appreso dalla direzione sanitaria dell'ospedale - prosegue l'Ansa - la corridora ha riportato un politrauma al capo, alcune fratture al costato e ad una gamba, una leggera contusione cervicale.

Alice Toniolli, al centro, insieme a Eleonora La Bella e Federica Venturelli
Alice Toniolli, al centro, insieme a Eleonora La Bella e Federica Venturelli

La dinamica della caduta

Per cause in corso di accertamento, poco dopo metà corsa mentre si trovava in mezzo al gruppo ha perso il controllo della bici, si è sbilanciata ed è andata a sbattere contro un muretto. "Inizialmente Alice era stata trasportata in elicottero all'ospedale di Conegliano ma, a seguito dell'aggravarsi delle condizioni è stata trasferita in quello di Treviso", ha spiegato la Federazione.