Evoluzione in pista: come è cambiata la Formula 1

Formula 1
Da Stirling Moss alla Ferrari F138: quante evoluzioni ha vissuto la Formula 1
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Dal 1950 ad oggi, la tecnologia e l'elettronica hanno radicalmente modificato le monoposto che si giocano il Mondiale. Alettoni, motori turbo, pneumatici: ecco come la F1 è diventata simbolo di innovazione negli ultimi 63 anni

Nel 1950 si è corso il primo Mondiale di Formula 1. Da allora l'evoluzione delle monoposto è stata radicale (CLICCA QUI per le foto). Vediamo, decade per decade, quali sono state le principali innovazioni tecnologiche che sono sfociate con le vetture che si giocheranno il titolo iridato nel 2013.

Anni Cinquanta - Le prime vetture che corsero in Formula 1 avevano la caratteristica principale del motore anteriore. La forma era principalmente "a sigaro", anche se la Bugatti 251 fu la prima ad avere una linea arrotondata. I freni erano a tamburo e gli pneumatici svariavano dalla Dunlop alla Pirelli.

Anni Sessanta - La potenza del motore (spostato sul posteriore della monoposto) fu limitata a 1500 cm cubici, aumentata a 3000 nel 1968. La Lotus fu la prima a introdurre uno sponsor sulla vettura e a progettare il telaio monoscocca. La Ferrari invece fu il team precursore nell'utilizzo dell'alettone posteriore. Le dimensioni degli pneumatici, utilizzabili in ogni condizione atmosferica, cominciavano ad aumentare.

Anni Settanta - In questo decennio, il motore dominante fu il Ford Cosworth. La Lotus 72 fu la prima monoposto "a cuneo" della storia, mentre quella del 1979 fu la prima a sfruttare l'effetto suolo. Arrivano i "baffi" anteriori, le gomme "slick" da utilizzare su pista asciutta e un sistema innovativo di sospensioni. 

Anni Ottanta - La McLaren studia una soluzione aerodinamica "a collo di bottiglia" che resterà attuale fino ai giorni nostri. Vengono introdotti i freni in carbonio e la Ferrari, nel 1989, è la prima a lanciare il cambio sul volante. Inoltre c'è lo sviluppo dei motori turbo, banditi a fine decennio dalla Fia.

Anni Novanta -
Fa la sua comparsa in modo massiccio l'elettronica: le sospensioni attive, il cambio semi-automatico e il controllo di trazione diventano di uso comune tra i team. Vennero introdotte le scanalature sugli pneumatici e molti circuiti furono modificati per favorire la sicurezza in pista dopo la morte di Senna e Ratzenberger a Imola nel 1994.

Dal Duemila ad oggi - L'evoluzione all'ennesima potenza: motori a 10 e 8 cilindri, il KERS che consente l'accumulo di energia cinetica in frenata, permettendo al pilota di sfruttarla in accelerazione, il DRS (l'apertura dell'alettone posteriore in rettilineo), gli "scivoli" caratterizzati da doppio profilo, gli pneumatici Bridgestone e Pirelli di ultima generazione. Fino alla prossima puntata, alla prossima innovazione.