Formula 1, GP Germania: Vettel e il giro perfetto in qualifica per sognare nella sua Hockenheim

Tu chiamale, se vuoi, emozioni. Cantava Battisti con regia di Mogol, una regia che a Hockenheim hanno scritto Vettel e la Ferrari e che il tedesco avrebbe sicuramente cantato conoscendone i versi e le doti canore. Ma Vettel a modo suo le sue note le ha cantate, con la SF71 H, costruendo curva dopo curva un giro perfetto che gli ha fatto conquistare la pole position. A casa sua questa volta. Per la seconda volta, la prima con la Ferrari qui, ma la quinta di questa stagione, su 11 gare, cinque come le pole dell’intera stagione scorsa. Numeri che descrivono la forza di una macchina che non teme più piste e condizioni. Guidata magistralmente. Il solo che ha provato a impensierire il ferrarista è stato Bottas con l’unica delle due frecce d’argento rimasta in pista a giocarcela. Ma il gap alla fine è stato di due decimi di secondo e così il finlandese partirà secondo davanti al suo connazionale Raikkonen. L'accordo stonato di queste qualifiche è stato per Lewis Hamilton, tradito ancora una volta dalla sua monoposto per un problema allo sterzo in Q1. È sembrato un leone Lewis, un po' Mansell nel 1984 quando spinse la sua Lotus a Dallas prima si svenire. Ma la vera rimonta da leone dovrà farla in gara, partendo dalla 14esima posizione. Ci proverà anche Ricciardo dall’ultima. Una sfida nella sfida, come solo loro con il casco in testa sanno fare e regalare. Uomini che guidano macchine perfette portati a essere perfetti, ma che sanno ancora emozionare ed emozionarsi. Aspettando una gara per poter fare una dedica speciale.