Un passo avanti e uno indietro. Forse. La Ferrari con Sebastian Vettel è stata la più veloce nella prima sessione di libere in Russia, ma quello che sembrava un segnale positivo nella difficile rincorsa al Mondiale, ha poi subito un’involuzione nelle FP2. Qui il migliore è stato il leader della classifica Lewis Hamilton, che ha fatto girare la Mercedes W09 in 1.33.385. Secondo Bottas, poi le Red Bull di Verstappen e Ricciardo. Le RB14 sono apparse molto costanti. Le Rosse, invece, hanno archiviato le libere 2 con il quinto crono per il tedesco (1:33.928) ed il sesto di Raikkonen (1:34.388). Il finlandese ha dato qualcosa in più con le gomme gialle. Da capire se si è trattato di un modo per non esporsi in vista di qualifiche e gara, dunque una scelta consapevole, oppure di un preoccupante campanello d'allarme. Fatica c'è stata soprattutto nelle curve a 90° e l'impressione è che, pur essendo solo venerdì, ci sia parecchio lavoro da fare sul set-up delle SF71 H. Anche con le hypersoft, infatti, ci sono stati giri in cui Seb è apparso assente, perdendo molto rispetto alle W09 sia nel primo che nel secondo settore. A tutto questo si aggiunge anche un testacoda nel finale, fatto che ci può stare anche se seguito da un team radio in cui il pilota ha usato un tono un po’ sommesso. Ipotesi e sensazioni tutte da verificare, sia chiaro, ma di fatto sembra mettersi tutto nella direzione giusta per Hamilton, costante nel passo gara e con gomma ultra. Il britannico è stato esaltato da Toto Wolff nella conferenza stampa dei team principal; il boss delle Frecce d’Argento ha anche spiegato quello che potrebbe essere il segreto dell’attuale stato di grazia del britannico: “Senza entrare troppo nei dettagli, nella sua vita ora funziona tutto”. Sabato, però, dovrà funzionare bene anche la Ferrari, con Vettel che si gioca una delle ultime chance per non vedersi sbarrare la strada di un Mondiale che resta aperto ma in salita.
Di seguito tempi e cronaca delle libere