F1, Gp di Silverstone 2020: l'analisi delle prove ufficiali della Gran Bretagna

Formula 1

Cristiano Sponton

Nelle qualifiche dominate dalla Mercedes, risalta ancora una volta la velocità della Ferrari, specialmente nei rettilinei, grazie a un assetto aerodinamico piuttosto scarico. Questa scelta pagherà anche domenica in gara? Ecco l'analisi. Il GP della Gran Bretagna è in diretta su Sky Sport F1 (canale 207)

GP SILVERSTONE, LA DIRETTA DELLA GARA

Mercedes, come previsto, ha dominato le qualifiche di Silverstone staccando la Red Bull di Verstappen di oltre 1 s. Un distacco veramente molto ampio che nemmeno in casa di Milton Keynes si aspettavano visto che, alla vigilia, Verstappen si aspettava di stare a circa mezzo secondo. La pole position l’ha ottenuta Hamilton che è riuscito, nel Q3, ad avere la meglio su Bottas che in Q1 e Q2 era sembrato avere più velocità.

In seconda fila un’ottima Ferrari che è riuscita a portare Leclerc in quarta posizione. È stata una qualifica così così per Sebastian Vettel, solo decimo, dopo che il suo best time è stato cancellato per essere andato oltre i limiti della pista alla Copse. Per ora è

un fine settimana difficile per il pilota tedesco che nella giornata di ieri ha effettuato pochissimi giri a causa di problemi tecnici alla sua vettura.

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Dopo un venerdì piuttosto difficile abbiamo visto, in queste qualifiche, un’ottima McLaren con Lando Norris che è andato a prendersi un ottimo quinto tempo mentre, Sainz, scatterà dalla settima posizione. Delusione di giornata la Racing Point che priva del pilota di punta (Perez) non ha brillato. Stroll ha ottenuto il sesto tempo mentre, Hulkenberg, si è dovuto accontentare della posizione 13. 

 

Ferrari conferma l’assetto piuttosto scarico 

Nella giornata di ieri abbiamo portato all’attenzione l’assetto aerodinamico piuttosto scarico scelto dagli uomini di Maranello per questa pista. Vedendo le prestazioni in qualifica la scelta sembra aver pagato vista la seconda fila colta da Charles Leclerc. Sarà interessante capire come si comporterà in gara visto che, nelle

libere, il passo della SF1000 non era stato entusiasmante. Se analizziamo le qualifiche di questa stagione possiamo notare che, oggi, c’è stato un piccolo miglioramento. Siamo passati da un distacco di 0,2 s al chilometro dell’Austria ai 0,3 s dell’Ungheria mentre, quest’oggi, il gap è stato di 0,19s al chilometro. Se compariamo i tempi con la scorsa stagione, la Ferrari, ha peggiorato di circa 2 decimi mentre, Mercedes, ha fatto meglio di 7 decimi. Tra i team più importanti da segnalare il miglioramento di 1 s di Racing Point e i 4 decimi di McLaren. Red Bull, pur avendo ottenuto la terza posizione, ha fatto leggermente peggio del 2019 quando, Verstappen, era scattato dalla quarta posizione.

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In Q2 tanti piloti hanno scelto la gomma media

La soft non è la gomma giusta per la gara, infatti, tanti piloti hanno preferito qualificarsi in Q2 usando il compound medio. Le due Mercedes, Verstappen, Leclerc e Stroll tra i piloti che si sono qualificati nella top 10 useranno la gialla nella prima parte di gara mentre, tutti gli altri, si dovranno accontentare della rossa che, salvo sorprese, avrà un degrado piuttosto veloce. Per chi partirà con la soft sarà piuttosto difficile impostare una gara a singola sosta mentre per chi utilizzerà la media ci sarà qualche possibilità in più anche se, Pirelli, consiglia una strategia doppia sosta. 

 

Hamilton ha costruito la pole nel sector 2 e sector 3

Se osserviamo i “best sector” possiamo notare che, Hamilton, ha costruito la pole position numero 91 nei settori guidati mentre, in quello più veloce, ha pagato 62 millesimi da Bottas. Nell’Ideal lap, Hamilton, aveva un margine maggiore rispetto a Bottas visto che aveva la possibilità di migliorare il suo tempo di oltre 1 decimo. Settore centrale e finale dove, Mercedes, ha fatto la differenza su tutti i team visto che, in questi tratti di pista, dove serve tantissimo carico, ha rifilato un gap a Red Bull di circa 1 s.

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Se osserviamo i tempi di Leclerc, possiamo notare che, la SF1000, si è ben difesa nel tratto più veloce grazie all’assetto aerodinamico piuttosto scarico. Ha pagato molto, però, nei tratti guidati e questo, per la gara, potrebbe diventare un handicap perché potrebbe creare dei grossi problemi alle gomme. La SF1000 avrà la velocità per difendersi sul dritto ma, i piloti, dovranno gestire alla perfezione le gomme. Sul passo gara bisognerà prestare parecchia attenzione alle Renault che, nella giornata di ieri, specialmente con gomme dure, hanno evidenziato un ottimo passo gara.

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