La Formula 1 dopo Vettel, la lascia in buone mani. Ed è già tempo di pensare al 2023

Formula 1
Mara Sangiorgio

Mara Sangiorgio

Vettel ha salutato la F1 con la gara di Yas Marina, ma con la certezza di averla lasciata in buone mani per il futuro. Verstappen, che da tempo ha preso il suo testimone in Red Bull, non ha mollato un centimetro e fatto suo anche questo GP. La Ferrari ha messo il sigillo sul secondo posto Piloti e Costruttori: obiettivi centrati, hanno detto Binotto e Leclerc. Per l'orgoglio sicuro, per il 2023 serve l’ultimo necessario passo. Domani già in pista, test in diretta web con Skysport.it

CLASSIFICHE DEFINITIVE

Non c’è stato il pathos di un Mondiale che si è giocato all’ultima bandiera a scacchi come lo scorso anno, ma il cuore è battuto forte lo stesso e non sono mancate le emozioni. Dopo 299 gare, 4 mondiali, 53 vittorie, 57 pole e tanti altri numeri straordinari, Sebastian Vettel ha salutato la Formula 1lasciando una firma indelebile. E’ stato evidente da tutto l’affetto che lo ha investito in questi giorni ad Abu Dhabi e che lo ha anche un po' stordito. Ora il tedesco avrà tempo davvero per realizzare quanto ha fatto e capirà anche che ha lasciato il mondo che ama in buone mani. 

Il suo testimone vincente in Red Bull lo ha preso da tempo Max Verstappen, che ha chiuso con la quindicesima vittoria una stagione straordinaria. Trentacinque invece i trionfi raggiunti in carriera dall’olandese, gli stessi che Senna aveva fatto con la McLaren. Non poteva che finire così perché la sua RB18 quest’anno si è dimostrata a un certo punto più veloce, aggressiva e soprattutto affidabile

Verstappen ha vinto l’ultima gara sussurrando alle sue gomme come ha fatto anche Leclerc. Due talenti cristallini che quest’anno si sono sfidanti per troppo poco tempo pensando alla lunghezza di questo mondiale. Il monegasco e la Ferrari qui hanno fatto un mezzo miracolo: di strategia, passo gara e coraggio. Leclerc ha conquistato il posto di vice campione del mondo su Perez e la Ferrari ha messo il sigillo sul secondo posto nei costruttori. Obiettivi centrati, hanno detto sia Binotto che Leclerc. Per l’orgoglio sicuro, per il 2023 serve l’ultimo necessario passo.