F1, GP Brasile 1984: la prima volta (sfortunata) di Ayrton Senna

LA STORIA
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l 25 marzo del 1984 il pilota di San Paolo faceva il suo debutto in Formula 1 a Jacarepaguà, al volante di una Toleman. E questa è la storia di un esordio negativo, che però aprì una carriera da sogno. Tutto il weekend del GP Brasile in diretta su Sky Sport F1, Sky Sport Uno, in 4K (canale 213) e in streaming su NOW

GP BRASILE, LA DIRETTA DELLA GARA

Non sempre le carriere dei campioni di Formula 1 cominciano con una vittoria. Quella di Ayrton Senna inizia esattamente 39 anni fa, il 25 marzo 1984 a Jacarepaguà, vicino a San Paolo, nel suo Brasile. E l'approccio non fu dei migliori (ma non per colpa sua). Ecco il racconto del primo atto della vita sportiva di un campione.

Dai kart alla Formula 3

Prima di arrivare su una vettura di Formula 1 Ayrton, 24 anni, di strada ne aveva già fatta parecchia: già nel 1973, a 13 anni, corre la prima gara sui kart (il primo glielo aveva costruito papà Milton usando un tosaerba). Partecipa a 4 Mondiali in questa specialità tra il 1978 e il 1982, mentre nel 1981 trasferitosi in Inghilterra esordisce su una monoposto in Formula Ford 1600 e nel 1983 vince il titolo nella F3 britannica stabilendo il record di vittorie (10).

L'arrivo alla Toleman

Con lo stigma della promessa Ayrton approda in F1 nel 1984. Dopo una serie di test durante la stagione 1983 con Lotus, Williams, McLaren, Brabham (con la Williams a Donington è più veloce del campione 1982 Keke Rosberg) Senna, che all'epoca della Formula Ford aveva addirittura pensato al ritiro, sceglie la Toleman, piccola scuderia inglese dove è affiancato dal venezuelano Johnny Cecotto, ex campione del Motomondiale nella classe 350 e 750.

Brasile, l'avvio difficile in prova

Il primo approccio con la nuova categoria avviene nelle libere del venerdì e nelle qualifiche di sabato a Jacarepaguà, sul circuito dove il brasiliano aveva effettuato a gennaio i test prestagionali. La TG184B di Senna, motorizzata Hart su gomme Pirelli (in quella stagione meno competitive rispetto alle Michelin), non ha il passo dei primi e alla fine delle prove cronometrate fa registrare il 17° tempo, a 5 secondi dalla pole della Lotus di Elio De Angelis, ma con quasi 2 secondi di vantaggio sul compagno di squadra Cecotto.

Otto giri per un GP

Se le qualifiche sono complicate la gara lo è molto di più, con la partenza dall'ottava fila (per la squalifica della RAM di Palmer) e l'abitacolo della sua Toleman che si inonda di carburante mentre si trova sulla griglia. Al semaforo verde Senna riesce però a risalire qualche posizione fino a piazzarsi 13°, ma all'ottava tornata il turbocompressore del motore Hart comincia a fare le bizze e Ayrton si ritira, seguito al 17° giro dal compagno di squadra Cecotto. Un avvio sfortunato che è solo una parentesi. In quella stagione raggiunge i primi punti iridati (nel secondo GP in Sudafrica) e il primo podio a Montecarlo, in un secondo posto sotto la pioggia epico e contestato dopo un duello con Alain Prost. L'anno dopo, nel 1985, passerà alla Lotus. E comincerà il mito.