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Wec, sogno rosso in Bahrain: Ferrari campione del mondo Costruttori e Piloti

MAGIA ROSSA
Matteo Pittaccio

Matteo Pittaccio

Introduzione

La 8 ore del Bahrain, ultimo atto del WEC, consegna i titoli piloti e costruttori Hypercar alla Ferrari. Chiudendo alle spalle di Toyota, Maranello torna sul trono del Mondiale Endurance a 53 anni di distanza dalla 312PB. Manthey campione LMGT3 con Riccardo Pera, Richard Lietz e Ryan Hardwick

 

TRIONFO FERRARI NEL WEC

Quello che devi sapere

FERRARI DA SOGNO! CAMPIONE PILOTI E COSTRUTTORI NEL WEC

Il Bahrain si tinge di rosso con Ferrari che si laurea Campione del Mondo Costruttori e Piloti nel FIA WEC, portando a casa entrambi i titoli e riprendendo una strada interrotta nel 1972, l’anno dell’ultimo titolo con la 312PB. il terzo posto di Miguel Molina/Nicklas Nielsen/Antonio Fuoco ed il quarto di Alessandro Pier Guidi/James Calado/Antonio Giovinazzi, a cui va il Mondiale Piloti, basta a Maranello per tornare sul tetto del mondo dell’endurance, consacrando definitivamente un progetto forte di ben tre vittorie consecutive nella 24 Ore di Le Mans.

AL TRAGUARDO DELLA 8 ORE DEL BAHRAIN

Le due Ferrari ufficiali hanno seguito sul traguardo le Toyota, tornata al successo dopo un anno con la GR010 #7 di Kamui Kobayashi/Mike Conway/Nyck de Vries, gestendo alla perfezione una gara non priva di rischi. Lontane le Porsche del Team Penske, mai troppo minacciose, mentre strategia e pit stop non sono state influenzate dalle due Safety Car interpellate dalla direzione gara, la prima è arrivata per il contatto tra Thomas Flohr e Jenson Button, che non ha trovato le gioie sperate nell’ultima gara da pilota a tempo pieno, ricevendo uno stop&go di 30 secondi e finendo 16°. La seconda neutralizzazione ha avuto luogo a 40 minuti dalla fine per un problema tecnico sulla BMW di Dries Vanthoor. Ripartita la corsa per uno sprint di 30 minuti, Ferrari ha evitato rischi e, a pochi km dal traguardo, ha deciso di invertire le posizioni della #50 e della #51, scambio che è valso a Molina/Nielsen/Fuoco il terzo posto in gara e, soprattutto, nella classifica piloti, dove il trio ha chiuso dietro a Pier Guidi/Calado/Giovinazzi e Kubica/Ye/Hanson, per una tripletta Ferrari dal sapore storico. 

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SECONDO POSTO PER AF CORSE #83

A seguire la coppia ufficiale targata Ferrari è stata la AF Corse #83, accontentasi così del secondo posto in campionato, da aggiungere alla vittoria di Le Mans. Kubica ha resistito al rientro della Cadillac-Jota di Will Stevens, con l’Aston Martin di Marco Sorensen a chiudere il gruppo dei piloti a pieni giri. La BMW-WRT #20 di René Rast ha quindi regolato le Peugeot di Mikkel Jensen (ai saluti con il team) e Malthe Jakobsen, rispettivamente al nono e decimo posto. 

PORSCHE PENSKE LASCIA IL WEC

Come anticipato, Porsche Penske lascia il FIA WEC con una prestazione amara, completando la gara di Sakhir al 13° e 14° posto. La 963 continuerà a correre nell’IMSA, mentre la strada nel FIA WEC – per ora – si interrompe qui.

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NELLA CLASSE LMGT3

In classe LMGT3 i riflettori sono tutti per Porsche Manthey, Campione di categoria con Richard Lietz, il nostro Riccardo Pera e Ryan Hardwick. Fondamentale il quarto posto della 8 Ore del Bahran, valso il titolo contro la Ferrari AF Corse #21 di Rovera/Mann/Heriau, quinti alla fine di una gara vinta dalla Lexus Akkodis ASP #87 di José Maria Lopez/Clemens Schmid/Petru Umbrarescu.

IL WEC TORNA IL 28 MARZO

Il WEC ora si ferma, tornando in pista il 28 marzo 2026 per una nuova stagione, nella quale il riferimento sarà, a Le Mans e non solo, Ferrari.

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