La modella russa ci svela i retroscena del suo passato in piscina: "Mi alzavo all'alba per allenarmi due volte al giorno. Nuotavo con Popov e dovevo partecipare alle Olimpiadi del 1984. Ma avevo paura: in Russia gli sportivi non erano protetti"

"Mi sono avvicinata al nuoto a sette anni. Le mie specialità erano il dorso e la rana".
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Natasha Stefanenko (la prima da sinistra) a 12 anni con le amiche durante gli allenamenti in piscina. "Tagliavo i capelli corti per non perdere velocità".
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Abbandonato il nuoto, a vent'anni Natasha (la prima da sinistra) partecipa al concorso Look of the year. Inizia così la carriera di modella.
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"In vasca ero brava ma nella Russia socialista gli sportivi non erano protetti. I loro successi erano solo per la gloria".
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"Così ho lasciato lo sport e ho preso una laurea in ingegneria metallurgica prima di sfilare sulle passerelle".
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Ma non ha mai dimenticato la passione per la piscina. "Dovo molto al nuoto, e non solo a livello fisico. Ho imparato la disciplina, il senso del tempo e ad affrontare la vita senza paure".
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E, al posto del nuoto, la modella pratica lo shaolin: un'antica arte marziale che alterna la danza a movimenti di difesa.
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