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MotoGP, Jarvis: "Zarco è velocissimo. Tre moto ufficiali in Yamaha? Perché no..."

MotoGp

Il rinnovo di Rossi con la Yamaha non chiude le porte a un possibile arrivo di Zarco nel team ufficiale, come spiega il team manager Lin Jarvis: "Zarco è velocissimo, è un peccato avere solo due moto nella squadra ufficiale, con Vinales e Valentino non abbiamo spazio, ma ci sono possibilità di dare una moto ufficiale anche un terzo pilota". Il via della prima gara della MotoGP 2018 in Qatar domenica alle 17

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Il rinnovo di Valentino Rossi non è stata l’unica notizia interessante proveniente dal mondo Yamaha. Lin Jarvis, team principal della Yamaha, ha portato avanti un’ipotesi suggestiva per il futuro della marca di Iwata: la possibilità di avere una terza moto ufficiale. Tutto nasce dal desiderio di dare spazio nel team ufficiale a Johann Zarco, pilota francese che ha fatto molto bene nella stagione 2017 e che ha già iniziato altrettanto bene i test pre stagionali del Mondiale 2018. Tuttavia la Yamaha ha già due piloti di alto livello come Maverick Vinales e Valentino Rossi. Non solo: il rinnovo di Rossi con la Yamaha fino al 2020 di fatto chiude le porte a Zarco per il momento. Ma Jarvis non esclude l’ipotesi di introdurre una terza moto ufficiale: "Il divorzio Yamaha-Tech3? Ne stiamo discutendo dietro le quinte, abbiamo intenzione di avere un altro team di alto livello. Zarco? Lui è velocissimo, è un peccato avere solo due moto nella squadra ufficiale, questa è la verità. Con Vinales e Rossi non abbiamo spazio nella squadra ufficiale, ma ci sono possibilità di dare una moto ufficiale anche un terzo pilota, stiamo pensando a questa possibilità, perché no…". Per il momento Jarvis si gode Vinales e soprattutto un Rossi fresco di rinnovo fino al 2020: "Non c’è stato nessun problema nel raggiungimento di un accordo con Rossi sul rinnovo – spiega Jarvis - lui ha voglia di continuare, si sente competitivo e motivato per i prossimi anni. In Yamaha vogliamo avere sempre piloti di alto livello, per questo abbiamo scelto Vinales e Rossi. Il rinnovo di Valentino non dico che fosse una formalità, ma quando lui si è deciso noi non abbiamo avuto dubbi".