MotoGP, test in Qatar: risultati e tempi della prima giornata. Rins 1° davanti a Mir
Nella prima giornata di test in Qatar conferme positive per Suzuki (Rins è il migliore davanti al compagno di squadra Mir) e Aprilia (Espargaro leader a metà giornata). Novità in Ducati: sul semi manubrio presenti i pulsanti per variare l'altezza della moto in marcia. Honda: sulle RC213V di Marc Marquez montato un freno posteriore a leva. Yamaha: si rivede il dispositivo "holeshot" introdotto un anno fa da Ducati (CLICCA QUI PER LE FOTO DI TUTTE LE NOVITÀ). Alle 23.30 l'approfondimento in tv con "Paddock Live Show" su Sky Sport MotoGP (canale 208), domani la seconda giornata live su Skysport.it
La Suzuki è tornata grande: lo si era già intuito a Sepang, la conferma è arrivata in Qatar. Primo e secondo tempo con Rins e Mir separati di due millesimi. L’ultimo tassello sarà proprio sistemare il giro secco, poi avranno tutte le armi per competere per il Mondiale. Il più veloce sul passo gara, però, è stato Maverick Vinales che sta confermando uno stato di forma straordinario. Ma non solo lui, bene anche gli altri piloti Yamaha con Morbidelli, Rossi e Quartararo rispettivamente 5°, 7° e 8°, tutti concordi nel promuovere la M1. Yamaha e Suzuki sembrano essere già pronti per l’inizio del mondiale mentre Marquez e Ducati sembrano ancora indietro. Il campione del mondo soffre alla spalla destra operata a novembre, un problema che ha rallentato il lavoro di sviluppo della moto. Discorso simile per le Ducati, ma per ragioni diverse: lo sviluppo della GP20 è in ritardo, perché le nuove gomme posteriori non si sposano granché con la moto e il lavoro di set up è più complicato del previsto. La sensazione è che la Ducati sia più indietro rispetto alla passata stagione, anche se ci sono delle novità interessanti su cui lavorare, come per esempio il variatore d’altezza comparso sulla moto di Dovizioso per la prima volta, anche se in precedenza era stato provato da Miller e Petrucci. Con questo dispositivo, durante il giro, il pilota può alzare o abbassare la moto a piacimento. Una soluzione che potenzialmente potrebbe dare un grande vantaggio, quello di cui hanno grande bisogno in casa Ducati.
LA CLASSIFICA DOPO DUE ORE DI TEST:
1 |
MORBIDELLI, Franco |
Petronas Yamaha SRT |
1:57.464 |
1:57.464 |
|
2 |
P |
MARQUEZ, Alex |
Repsol Honda Team |
1:57.863 |
Pit In |
3 |
P |
DOVIZIOSO, Andrea |
Ducati Team |
1:58.042 |
Pit In |
4 |
P |
BAGNAIA, Francesco |
Pramac Racing |
1:58.596 |
Pit In |
5 |
ESPARGARO, Aleix |
Aprilia Racing Team Gresini |
1:59.036 |
1:59.036 |
|
6 |
P |
PETRUCCI, Danilo |
Ducati Team |
1:59.166 |
Pit In |
7 |
P |
BINDER, Brad |
Red Bull KTM Factory Racing |
1:59.689 |
Pit In |
8 |
SMITH, Bradley |
Aprilia Racing Team Gresini |
1:59.794 |
1:59.794 |
|
9 |
P |
LECUONA, Iker |
Red Bull KTM Tech 3 |
2:00.550 |
Pit In |
1 |
A. MARQUEZ |
1:57.863 |
|
2 |
A. DOVIZIOSO |
+0.179 |
|
3 |
F. BAGNAIA |
+0.733 |
|
4 |
D. PETRUCCI |
+1.303 |
|
5 |
B. BINDER |
+1.826 |
|
6 |
I. LECUONA |
+2.687 |
Ducati, un anno fa il debutto dell' "holeshot"
1 | D. PETRUCCI | 1:59.166 | |
2 | B. BINDER | +0.523 | |
3 | I. LECUONA | +1.384 |
Per oggi invece, i primi giri saranno utili per prendere confidenza con un asfalto inevitabilmente coperto dalla sabbia del deserto e con poca gomma a terra.