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Marc Marquez: "Ora non posso lottare per il titolo. Nuova operazione? Non è in programma"

MotoGp
©Getty

Marquez trionfa ad Austin: "In parte mi sono sentito Marc old style. Ma per tornare quello di prima la strada è lunga, devo ancora lavorare per riuscire a lottare per il titolo nel 2022. Ora non sono nelle condizioni di farlo". Nessuna operazione in vista: "Altrimenti mi vedreste con un'altra faccia...". Sulla gara: "Ho corso con il fantasma della caduta del 2019 in testa, ma sono riuscito a concretizzare il piano che avevo preparato"

HIGHLIGHTS GP AUSTIN - MARQUEZ, LA FESTA SUL PODIO

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Ancora lui: Marc Marquez torna padrone di Austin, dopo una gara in testa dal primo all'ultimo giro. L'otto volte campione del mondo spagnolo ha realizzato alla perfezione il piano che aveva in testa: "Sono andato forte venerdi, sabato ho deciso di gestirmi per non arrivare distrutto fisicamente alla gara, poi il GP è andato come mi aspettavo, è stato mostruoso. Ho concretizzato il mio piano: partire subito bene, dopo i giri iniziali andare forte e aumentare il gap dagli inseguitori. Puntavo alla fuga perché sapevo che avrei faticato in un eventuale corpo a corpo finale. Negli ultimi giri mi sentivo stanco, ma ho visto che Quartararo era lontano e sapevo che non avrebbe spinto al limite, per evitare rischi in chiave Mondiale. Siamo tutti contenti noi tre piloti sul podio. O forse no, Bagnaia un po' meno di me e Fabio, è vero, ma credo si rifarà a Misano".

"Ora non serve una nuova operazione"

"In questo momento non sono nelle condizioni di poter lottare per il titolo. Devo lavorare per poter riuscirci l'anno prossimo, le ultime due gare di questa stagione saranno importanti per valutare le mie condizioni. L'osso non è ancora guarito. Ho fatto un controllo prima di Misano, ci vuole tempo, ma non ho bisogno ora di sottopormi a un'altra operazione. Passo dopo passo sto tornando quello di prima, ma so che la strada è ancora lunga".

l'analisi

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"Corso con il fantasma della caduta del 2019"

"Non mi sento ancora al top della forma, in particolare nei cambi di direzione faccio ancora il doppio della fatica degli altri, come a Misano. Ma sto seguendo quello che mi dice il dottore: guidare cercando di non cadere. Lui mi tranquillizza, ribadendo che tornerò al meglio. Già oggi mi sono sentito un po' Marc old style. La caduta del 2019? Ci ho pensato spessissimo, ho corso con il fantasma di quella scivolata per tutta la gara".

 

"Servono sanzioni dure nelle categorie di cilindrata inferiore"

"Questo circuito mi piace, ma la sicurezza viene prima di tutto. Bisogna fare qualcosa, soprattutto in alcune curve. La pista è accettabile, ma è al limite. Parlando di sicurezza, quello che è successo in Moto3 oggi è stato causato dal singolo movimento di un pilota, quindi la penalità di due gare è pesante ma giusta, perché devi capire che non puoi fare manovre del genere . Nelle categorie di cilindrata inferiore bisogna intervenire con sanzioni dure".

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