MotoGP, GP Qatar. Il nuovo Marquez 2.0: meno funambolico, ma molto efficace
l'analisiLa Honda 2022 non è stata disegnata su misura per Marquez. La RC213V è meno estrema e meno adatta al suo stile, ma Marc ha saputo adattare la sua guida alla nuova moto, come ha dimostrato nelle prove libere del GP Qatar (chiuse in seconda posizione). Una cosa però non è cambiata: la sua voglia di dare sempre il massimo
Meno funambolico, ma terribilmente efficace. La classe di Marc Marquez ha superato anche l’ostacolo tecnico, dopo i problemi fisici (braccio destro e diplopia) patiti l’anno scorso. Forse non sarà in grado ancora di spremere il fisico come prima, di sicuro con il suo talento può "digerire" una moto che la Honda non ha certo disegnato per lui. La nuova RC213V è meno estrema e meno adatta al suo stile di guida, ma Marquez ha già capito cosa fare: "Sto guidando molto pulito, perché questa Honda richiede uno stile diverso - ha spiegato venerdì dopo le Libere di Losail -. Quando spingo vado più piano, ma ho già capito come va interpretata. Devo sacrificare l’ingresso in curva, che era il mio punto di forza, per guadagnare in uscita, perché non sento più il limite della ruota anteriore".
Come è cambiata la guida di Marquez
Forse non vedremo più le sue staccate al limite, con la moto scomposta tutta di traverso, ma il campione spagnolo è ancora terribilmente efficace. Almeno sul giro secco. Sulla distanza serve la verifica in gara per valutarne la tenuta. "Per il momento non ho il passo per vincere, mi mancano un paio di decimi", ha ammesso, ma quando Marquez parte bene il venerdì trova sempre motivazioni extra in qualifica e in gara. Una cosa non è cambiata, la sua voglia di dare sempre il massimo. Adesso può farlo perché la spalla, assicura, non è più un problema: "Non ho più dolore alla spalla, in queste prove libere ho guidato come mio solito, molto meglio che in tutto l’anno passato dove mi servivano infiltrazioni e anti infiammatori ogni volta che salivo in moto". Il potenziale è ancora da scoprire, la sua Honda per certi versi è ancora un’incognita. "Non capisco ancora come sfruttare tutta la potenza della moto", ha spiegato con un occhio agli avversari: "Suzuki e Yamaha sono sempre andate bene in Qatar e per quanto riguarda la Ducati non mi fido di quanto visto in queste prime Libere". Domenica forse avrà le risposte che ancora gli mancano.