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MotoGP, GP Aragon. Ducati tiene il ritmo alto, i numeri sono stellari

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Michele Merlino

Mondiale costruttori conquistato con cinque gare d'anticipo, record di pole in una singola stagione già polverizzato, record di vittorie quasi: sono solo alcuni dei numeri da sogno di Ducati, che ad Aragon ha dimostrato ancora una volta di essere il punto di riferimento in questo momento in MotoGP

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Questa volta è stata "solo" doppietta per la Ducati. È ovviamente un’affermazione ironica, perché la marca italiana ormai ci ha abituato a delle prestazioni stellari, tanto che sono diventate la routine. I primati arrivano a pioggia, a partire dal Mondiale costruttori, il quarto nella storia, terzo consecutivo, conseguito con ben 5 gare d’anticipo. Le vittorie quest’anno sono 10, solo una in meno della stagione record del 2007. Ma se allora le vittorie furono 10 di Stoner e una per Capirossi, quest’anno sono distribuite 6-4, punteggio tennistico, tra Bagnaia e Bastianini. Non è frequente trovare un team che riesca a vincere almeno 4 gare con due piloti diversi, tanto che l’ultima a riuscirci era stata la Yamaha nel 2015, con due nomi di assoluto rilievo: 7 successi per Jorge Lorenzo e 4 per Valentino Rossi. Passando a un primato meno “nobile”, c’è il conteggio dei podi: 24 quest’anno, ad eguagliare il loro record personale stabilito l’anno scorso. Riavvolgiamo il nastro al sabato: non solo pole, ma prima fila completa. Per la prima volta la Ducati registra 12 pole in una stagione (furono 11 l’anno scorso) e siamo già alla 5^ prima fila monopolizzata quest’anno, un’impresa mai registrata in questo secolo. L’ultimo costruttore a riuscirci infatti era stato la Honda nel 1998, quando le prime file erano composte da 4 piloti.

Lo stop di Quartararo

Fabio Quartararo, già in crisi prestazionale, ha registrato uno zero pesantissimo, il secondo nelle ultime 4 gare, e il suo vantaggio su Bagnaia si è ridotto a 10 punti, un valore quasi incredibile se pensiamo che dopo il Sachsenring era staccato di 91 lunghezze. Questi 10 punti inoltre rappresentano un brutto ricordo per Fabio, un parallelo inquietante con il 2020. Anche allora era leader del mondiale con esattamente 10 punti di vantaggio sul più immediato inseguitore, Mir…e il mondiale andò a quest’ultimo.

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Le moto italiane

Nel GP di Aragon ci sono state ben 7 moto italiane nei primi 8 posti (6 Ducati e 1 Aprilia), non succedeva dal GP delle Nazioni del 1957 ed è solamente la 6^ volta nella storia. Questi i precedenti:

  • 1. Nazioni 1953, Monza (monopolio delle prime 9 posizioni all’arrivo)
  • 2. Nazioni 1954, Monza (7 su 8)
  • 3. Spagna 1955, Montjuich (monopolio top-7)
  • 4. Nazioni 1956, Monza (7 su 8)
  • 5. Nazioni 1957, Monza (monopolio top-7)