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Bagnaia, due titoli di fila in MotoGP: è iniziata l'era di Pecco?

MotoGp

Paolo Lorenzi

Con il trionfo iridato di Pecco Bagnaia nel 2023 un pilota è tornato a confermarsi campione in top class per la prima volta dai tempi di Marc Marquez. Si può parlare di inizio dell'era Bagnaia? Una risposta a questo interrogativo ce la darà solo il Mondiale 2024, quando Pecco proverà a battere ancora il rivale Jorge Martin e se la vedrà con un 'nuovo' Marquez, per la prima volta in sella a una Ducati e più agguerrito che mai

DUCATI, LA PRESENTAZIONE IN LIVE STREAMING

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Conclusa l’era di Marc Marquez, almeno momentaneamente, ci si chiede se sia iniziata quella di Pecco Bagnaia. Dopo lo spagnolo, che ha vinto sei titoli in MotoGP, nessun altro, prima del pilota ufficiale Ducati, si era riconfermato al vertice della massima categoria. Non c’è riuscito Joan Mir, che ha vinto con la Suzuki nel 2020, l’anno della pandemia, un campionato anomalo e dimezzato, con pochi circuiti in calendario. Non c’è riuscito nemmeno Fabio Quartararo, da molti considerato l’erede naturale di Marquez, prima dell’avvento di Bagnaia. Il francese della Yamaha ha vinto nel 2021 e sembrava in grado di ripetersi l’anno successivo, ma ha subìto la rimonta implacabile del pilota di Chivasso e, infine, ha dovuto passare la corona al suo avversario.

Pecco-bis come Marquez, Stoner, Lorenzo e Rossi

Due titoli consecutivi, tralasciando per un attimo il fenomeno di Cervera, prima di oggi in epoca MotoGP gli avevano vinti solo Stoner, Lorenzo e Valentino Rossi. Nomi che fanno vacillare ogni paragone, perché hanno segnato profondamente la loro stagione. Spingersi fino a mettere Bagnaia sullo stesso piano potrebbe sembrare azzardato, ma i numeri d’altra parte confortano i meno scettici. In queste due ultime stagioni Bagnaia ha vinto ben 14 Gran Premi, dimostrando consistenza e carattere, capacità di rimettersi in piedi e lottare nei momenti difficili (quest’anno, per dirne una, è quello che ha totalizzato il maggior numero di cadute in gara, ben cinque) e, fattore non meno importante, un’ottima intesa con la squadra, tutti elementi che giocano a suo favore anche in vista della prossima stagione.

Avversari e incognite verso il 2024

Sulla sua strada ha trovato un solo vero avversario, Jorge Martin, gli altri sono apparsi  in modo estemporaneo, senza rappresentare davvero un ostacolo sul suo cammino. Martin è diverso, è cresciuto nel corso del campionato e l’anno prossimo ripartirà da questa consapevolezza. Se Bagnaia saprà dimostrarsi ancora una volta più forte del pilota Pramac, avrà aggiunto un mattone importante nella costruzione del proprio mito. Ma sulla sua strada possono rivelarsi altre incognite: prima fra tutte Marquez che in sella alla Ducati, ancorché vecchia di un anno, rappresenta una minaccia reale. E poi tutti quei piloti che hanno performato al di sotto delle loro capacità, come Quartararo e Bastianini, quelli che arrivano, come Acosta, tanto atteso e acclamato in Moto2, e quelli che possono crescere ancora, come Marco Bezzecchi. Battere questa concorrenza non sarà facile, nemmeno per un bicampione come Pecco, ma se dovesse riuscirci, allora sì che potremmo battezzare quella attuale, come l’era nascente di Pecco Bagnaia