MotoGP, GP Mugello in Italia, i video highlights della gara

C’ha messo il cuore Bagnaia, ma non è bastato a sfilare il podio ai fratelli Marquez. Ancora loro due davanti, Marc che non vinceva al Mugello dal 2014, e Alex. Podio negato invece per Pecco, superato all’ultimo da un ottimo Di Giannantonio, capace di ricucire, un decimo dopo l’altro, dopo essere scattato dalla settima casella. Davanti al suo pubblico, sul circuito di casa, Pecco era abituato a dominare (vittorie a ripetizione dal 2022 al 2024, sprint incluse), Marc a difendersi.

Marc Marquez senza limiti, è il suo Mondiale

I ruoli si sono completamente ribaltati. Lo spagnolo non ha più limiti, non c’è circuito dove non sia in grado di puntare alla vittoria. E’ il suo mondiale, c’ha messo il sigillo dalla prima gara, dopo essere resuscitato dall’inferno. Dopo gli anni passati a curarsi un braccio gravemente ferito. Dopo aver temuto di dover chiudere la sua carriera, è tornato più determinato di prima. Affamato di vittoria come ai tempi della Honda, cinque anni fa.

Che lotta tra Marc e Bagnaia a inizio GP!

Oggi voleva vincere, non avrebbe ceduto a nessuno quel primo posto. L’ha fatto capire subito a Bagnaia, con cui ha lottato, finalmente, alla pari. Il duello a viso aperto che tutti aspettavano. Che lui ha accettato e Bagnaia onorato da campione del mondo qual è stato. Di Bagnaia resta questa voglia di riscatto, questo agonismo ritrovato, la classe, il talento, rimessi insieme anche se per pochi giri. Forse basterà a ridargli certezze e fiducia, più di un podio sfumato. Ma il suo compagno di squadra, al momento, sembra irraggiungibile. Servirà di più a Pecco, un salto avanti sul piano tecnico, insieme all’orgoglio che ha mostrato in gara oggi.

Morbidelli stende Vinales, Bezzecchi 5°

Gli altri hanno fatto da comparsa a un Gran Premio che non ha offerto grandi duelli alle loro spalle. Morbidelli, per la cronaca, ha steso Vinales, rimediando un doppio long lap di penalità (il secondo per aver sbagliato il primo). Bezzecchi, scattato decimo, ha chiuso quinto, a 9 secondi da Marquez, primo delle Aprilia. Quartararo ha terminato la sua corsa, inficiata dalla spalla lussata e da una Yamaha, veloce sul giro singolo, meno efficace sul ritmo gara.