Paul sbaglia tutto: Oklahoma, rimonta show in 47"
NBANotte folle in Nba: i Clippers buttano all'aria la possibilità di passare in vantaggio nella serie, quando a 47" dal termine erano a +7. Ora i Thunder conducono 3-2. Pesante sconfitta interna di Indiana: Washington vince di 23 e accorcia sul 2-3
LOS ANGELES CLIPPERS-OKLAHOMA CITY THUNDER 104-105 (Oklahoma conduce 3-2)
Clippers: Griffin 24, Crawford 19, Paul 17; Oklahoma: Westbrook 38, Durant 27.
Se questa serie non passerà alla storia, beh poco ci manca. Dopo l'assurda rimonta in gara-4 dei Clippers, in gara-5 se ne materializza una ancora più incredibile, più pazzesca e leggendaria. Non stiamo esagerando, sono i numeri e le modalità a parlare: basti pensare che a 47" dalla sirena i Clippers stavano 104-97, +7, insomma. Il colpo di grazia sembrava averlo dato Chris Paul, con la tripla del +7 appunto. Poi, incredibilmente, la luce del genio dei Clippers si è spenta, gettando nella disperazione il mondo Clippers.
In un match in cui Durant ha litigato col ferro, con percentuali dal tiro non da MVP, è Westbrook a prendersi sulle spalle Oklahoma, per evitare che la sconfitta interna portasse i Thunder a giocarsi un elimination-game a Los Angeles. Appena presa la tripla di Paul, i Thunder chiamano time-out. Ne escono alla grande, con Durant che piazza una tripla immediata: -4. Dall'altra parte Crawford, che aveva trascinato i Clippers, sbaglia e in un attimo Oklahoma si riporta sotto, con due punti di Durant in layup, con 17" da giocare. I Clippers possono gestire il possesso, in attesa di un fallo dei Thunder, ma Paul perde un incredibile pallone con 13" da giocare. E non è finita: sempre Paul va a contendere un tiro da tre a Westbrook, commettendo fallo e regalando tre liberi ai Thunder con 6"4 sul cronometro. Ovviamente Westbrook non si fa pregare e li infila tutti e tre, firmando il sorpasso. Ci sarebbe tutto il tempo per i Clippers per riportarsi avanti, ma Paul, davvero in confusione, perde un'altra palla, strappatagli da Ibaka. Finisce 105-104 per Oklahoma, che si porta così sul 3-2.
Devastato, a fine gara, CP3. "È il momento più duro della mia vita da giocatore. Sono responsabile di tutti gli errori nel finale. Loro dovevano fare fallo e io ho perso palla: è forse la cosa più stupida che io abbia mai fatto in vita mia".
WASHINGTON WIZARDS-INDIANA PACERS 102-79 (Indiana conduce 3-2)
Wizards: Gortat 31, Wall 27, Beal 18; Indiana: West 17, George 15.
Il fattore campo, in questa serie, non è un fattore. I Pacers, che nella regular season avevano perso solo sei volte in casa, vengono sconfitti per la quarta volta in casa nei playoff: sprecano così il primo match point, venendo sommersi dai punti e dai rimbalzi del gigante polacco Marcin Gortat (31 punti, 16 rimbalzi). Washington riapre così la serie e proverà, in casa, a portare Indiana a gara-7.
Match senza storia, scavato da un'enorme differenza a rimbalzo (62 a 23 per Washington) e da un terzo quarto in cui Gortat e Beal hanno seppellito i Pacers. George non riesce a ripetere la straordinaria gara-4, mentre Hibbert torna in formato gara-1 (quando fece registrare 0 punti e 0 rimbalzi) chiudendo con 4 punti e due rimbalzi. Ora, per gara-6, si torna a Washington: non un grosso vantaggio per gli Wizards, che hanno dimostrato ai playoff di essere squadra da trasferta.
Clippers: Griffin 24, Crawford 19, Paul 17; Oklahoma: Westbrook 38, Durant 27.
Se questa serie non passerà alla storia, beh poco ci manca. Dopo l'assurda rimonta in gara-4 dei Clippers, in gara-5 se ne materializza una ancora più incredibile, più pazzesca e leggendaria. Non stiamo esagerando, sono i numeri e le modalità a parlare: basti pensare che a 47" dalla sirena i Clippers stavano 104-97, +7, insomma. Il colpo di grazia sembrava averlo dato Chris Paul, con la tripla del +7 appunto. Poi, incredibilmente, la luce del genio dei Clippers si è spenta, gettando nella disperazione il mondo Clippers.
In un match in cui Durant ha litigato col ferro, con percentuali dal tiro non da MVP, è Westbrook a prendersi sulle spalle Oklahoma, per evitare che la sconfitta interna portasse i Thunder a giocarsi un elimination-game a Los Angeles. Appena presa la tripla di Paul, i Thunder chiamano time-out. Ne escono alla grande, con Durant che piazza una tripla immediata: -4. Dall'altra parte Crawford, che aveva trascinato i Clippers, sbaglia e in un attimo Oklahoma si riporta sotto, con due punti di Durant in layup, con 17" da giocare. I Clippers possono gestire il possesso, in attesa di un fallo dei Thunder, ma Paul perde un incredibile pallone con 13" da giocare. E non è finita: sempre Paul va a contendere un tiro da tre a Westbrook, commettendo fallo e regalando tre liberi ai Thunder con 6"4 sul cronometro. Ovviamente Westbrook non si fa pregare e li infila tutti e tre, firmando il sorpasso. Ci sarebbe tutto il tempo per i Clippers per riportarsi avanti, ma Paul, davvero in confusione, perde un'altra palla, strappatagli da Ibaka. Finisce 105-104 per Oklahoma, che si porta così sul 3-2.
Devastato, a fine gara, CP3. "È il momento più duro della mia vita da giocatore. Sono responsabile di tutti gli errori nel finale. Loro dovevano fare fallo e io ho perso palla: è forse la cosa più stupida che io abbia mai fatto in vita mia".
WASHINGTON WIZARDS-INDIANA PACERS 102-79 (Indiana conduce 3-2)
Wizards: Gortat 31, Wall 27, Beal 18; Indiana: West 17, George 15.
Il fattore campo, in questa serie, non è un fattore. I Pacers, che nella regular season avevano perso solo sei volte in casa, vengono sconfitti per la quarta volta in casa nei playoff: sprecano così il primo match point, venendo sommersi dai punti e dai rimbalzi del gigante polacco Marcin Gortat (31 punti, 16 rimbalzi). Washington riapre così la serie e proverà, in casa, a portare Indiana a gara-7.
Match senza storia, scavato da un'enorme differenza a rimbalzo (62 a 23 per Washington) e da un terzo quarto in cui Gortat e Beal hanno seppellito i Pacers. George non riesce a ripetere la straordinaria gara-4, mentre Hibbert torna in formato gara-1 (quando fece registrare 0 punti e 0 rimbalzi) chiudendo con 4 punti e due rimbalzi. Ora, per gara-6, si torna a Washington: non un grosso vantaggio per gli Wizards, che hanno dimostrato ai playoff di essere squadra da trasferta.