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Show Warriors. LeBron al tappeto. 2-0 Golden State

NBA
Schiacciatona di Green! Tra i protagonisti del secondo successo di Golden State nelle NBA Finals (Foto Getty)
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Finisce 110-77. Dub Nation in paradiso grazie a un Draymond Green superlativo. Nessuna chance per Cleveland che subisce un parziale di 20-2 che di fatto chiude il match. Gli Splash Brothers tornano protagonisti mentre Kevin Love è in dubbio per Gara-3

Aggiustamenti? Contromosse? Niente di tutto questo. In gara-2 Golden State dà spettacolo e passeggia sui resti dei Cavaliers che ora si ritrovano con le spalle al muro. LeBron James aveva sempre vinto la seconda gara di una serie dopo essere uscito sconfitto da gara-1. La striscia si è interrotta in malo modo visto che alla Oracle Arena è finita 110-77 con i Cavs incapaci di arrivare a quota 90 per il secondo match di fila.<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="en"><p lang="en" dir="ltr">A moment of silence for Ali. <a href="https://t.co/FZ5wLu1LLe">pic.twitter.com/FZ5wLu1LLe</a></p>&mdash; SportsCenter (@SportsCenter) <a href="https://twitter.com/SportsCenter/status/739609352303058945">June 6, 2016</a></blockquote>


<script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script> Lue illude – I primi minuti di gara ci portano a pensare che Cleveland abbia fatto i compiti: King James crea, Kyrie Irving finalizza. L’attacco di quelli dell’Ohio è dinamico, la giocata è ricercata mentre in difesa il piano prevede i soliti raddoppi alti sui due fenomeni facendo attenzione a non dimenticarsi qualcuno sotto canestro. Peccato per Tyronn Lue che la strategia duri lo spazio di pochi minuti. Bogut è signore quasi incontrastato delle due aree pitturate: l’australiano mette a referto 4 stoppate nel solo primo quarto, una delle quali apre la transizione di Curry che mette la tripla del sorpasso (11-10) facendo esplodere l’Oracle Arena. LeBron va in panchina a risposarsi quasi subito, altro chiaro segno di un cambio radicale rispetto a gara-1 ma nel 21-19 Warriors del primo quarto c’è il timbro dei rimbalzi offensivi dei ragazzi di Kerr che ne catturano ben 7. Curry dopo 12’ ha già 6 rimbalzi mentre in casa Cleveland, udite udite, LeBron non segna neppure un punto pur contribuendo con 5 assist e 3 recuperi.<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="en"><p lang="en" dir="ltr">LeBron James: 1st scoreless 1st quarter in an NBA Finals game</p>&mdash; ESPN Stats &amp; Info (@ESPNStatsInfo) <a href="https://twitter.com/ESPNStatsInfo/status/739617328644665348">June 6, 2016</a></blockquote>


<script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script> Lights Out – Nel secondo quarto quello con il 23 toglie subito lo 0 dal box score. Kerr chiama timeout con Cleveland sul +6 ma in 120’’ i ruoli s’invertono: tripla di Klay Thompson, schiacciata di un sempre positivo Livingston con Lue costretto a richiamare i suoi all’ordine. Da quel momento inizia lo show di Draymond Green, l’uomo che poco prima della presentazione della squadra di casa ordina alla Oracle Arena “Lights Out”. E’ lui a spegnere la luce a Cleveland con due triple che scavano il primo, importante, solco (+7 Warriors). Kyrie Irving, dopo i 4 punti iniziali, quasi esce di scena mentre Kevin Love riceve un colpo alla nuca da Barnes, che era saltato a rimbalzo, e resta a terra stordito. Il contatto è involontario ma doloroso: Love proverà a tornare ma in campo sembra spaesato. Quasi obbligatorio il ritorno in spogliatoio per ulteriori esami. La sua presenza in gara-3 è a rischio. Curry e Klay Thompson mettono una tripla a testa, Golden State vola a +13 grazie a un parzialone di 20-3 prima del canto del cigno di Cleveland che riduce lo svantaggio grazie a un contro parziale di 7-0. All’intervallo lungo il tabellone dice 52-44 Warriors<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="en"><p lang="en" dir="ltr">Game 1 Curry &amp; Thompson: 20 Pts<br><br>Game 2 Curry &amp; Thompson: 20 Pts in the 1st half <a href="https://t.co/E090dI04BU">pic.twitter.com/E090dI04BU</a></p>&mdash; SportsCenter (@SportsCenter) <a href="https://twitter.com/SportsCenter/status/739628024786784256">June 6, 2016</a></blockquote>


<script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script> Bye Bye Cavs – Il terzo quarto si apre con il 4° fallo di Tristan Thompson. Stessa sorte per Steph Curry qualche minuto più tardi. Ancora panchina per l’MVP della regular season ma il solito Draymond Green, unito a un gioco di squadra che talvolta rasenta la perfezione, rende quasi inutile il ritorno sul parquet del 30 in maglia bianca. Ad ogni azione la Oracle Arena esplode: triple, schiacciate, penetrazioni… insomma tutto il repertorio dei signori della regular season. I Cavs si sono ritrovati con i soliti problemi: costruzione troppo scontata, difesa troppo allegra. Con queste premesse Golden State diventa ingiocabile. A 1’ dalla fine del 3° periodo è +30 Warriors. Gli ultimi 12’ diventano garbage time con tutti i fenomeni in panchina: c’è chi sorride e gioisce e c’è chi pensa e studia già le prossime mosse per non finire di nuovo schiacciato.

Golden State Warriors – Cleveland Cavaliers 110-77

GS: Green (34 pt e 7 rimb), Curry (18), Thompson (17), Bogut (5 stoppate)
CLE: James (19 pt, 8 rimb e 9 assist), Jefferson (12), Irving (10)