NBA, super Belinelli; Gallinari 17 ma ko
NBAItalia vs. Los Angeles nella sfida incrociata di serata. Gli Hornets ricevono i Lakers e vincono in rimonta grazie agli 11 punti nel quarto quarto (13 totali) di Marco Belinelli, mentre Denver perde male in casa dei Clippers ma Gallinari chiude con 17 punti e 4/8 da tre
Charlotte Hornets-Los Angeles Lakers 117-113 — Sono caldissimi i Lakers dall’arco a inizio partita. Segnano 7 delle 10 triple tentate nel primo quarto, chiudono con 12/18 dall’arco nel primo tempo e vanno all’intervallo sul +14, forti dei 73 punti messi a segno sul tabellone, il massimo stagionale. La gara cambia però quando le due squadre si ripresentano in campo per il secondo tempo, e a cambiarla è Kemba Walker: 15 (con 7/11 al tiro) dei suoi 28 punti arrivano nel terzo quarto, e con l’aiuto di Nicolas Batum (10 nel parziale per il francese, 23 alla fine) Charlotte riesce a ricucire lo strappo, presentandosi al via del quarto conclusivo sotto solo di due punti. La gara trova un padrone solo nei possessi finali e viene decisa dal canestro in penetrazione di Batum e dall’errore di Nick Young dall’arco, tripla che avrebbe portato avanti i Lakers a 8 secondi dalla fine. Per la seconda volta in stagione – dopo la vittoria del 28 ottobre a Miami – gli Hornets riescono a recuperare uno svantaggio di 19 punti e vincere, e devono dire un grande grazie a Marco Belinelli.
Quarto quarto da antologia – Il numero 21 di Charlotte ha due miseri punti sul tabellino al via degli ultimi dodici minuti di gara, ma quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare e Belinelli marchia a fuoco l’ultimo parziale delle gara con 11 punti, frutto anche di un ottimo 3/5 da tre punti. È lui a trascinare i padroni di casa all’allungo decisivo, ma invece di godersi prestazione e successo, l’azzurro ha parole tutt’altro che dolci: “Penso sia stata la nostra peggior prestazione difensiva della stagione”. Un segno ulteriore di grande maturità, quello di non accontentarsi del risultato (Charlotte infila la seconda vittoria consecutiva dopo quattro ko) ma di voler sempre migliorare.
L.A. Clippers-Denver Nuggets 119-102 - Subito in salita la gara dei Nuggets allo Staples Center: vanno sotto anche di 16 prima di riavvicinarsi a -2 solo per subire, sul finire del secondo quarto, un parziale di 23-9 che manda i Clippers al riposo lungo sul 68-53. La prima frazione è contrassegnata dalla mano caldissima di J.J. Redick: segna tutte le cinque triple che tenta portandosi a quota 19 già all’intervallo. Chiuderà con 27 e 7/9 dall’arco, ma non sarà l’unico Clipper a far la voce grossa: Chris Paul si ferma a due rimbalzi dalla tripla doppia (16 punti, 15 assist e 8 rimbalzi) mentre DeAndre Jordan chiude con la decima doppia doppia di stagione a quota 13 punti e 13 rimbalzi. Coach Doc Rivers vede i suoi tirare il 44% da tre punti (16/36) e il vantaggio estendersi fino al +29: è abbastanza per far riposare tutti i suoi titolari nell’ultima frazione e portare agevolmente a casa la quarta vittoria nelle ultime cinque gare disputate.
Non basta Gallinari – I Nuggets possono dare qualche responsabilità della sconfitta contro L.A al calendario – terza gara in quattro sere – ma è evidente che qualcosa non funziona nel quintetto di coach Michael Malone (solo 42 punti segnati contro i 77 dello starting five dei Clippers). Di questi 42, 17 li mette a segno un positivo Danilo Gallinari, autore di una delle sue migliori prestazioni stagionali al tiro. Il suo 6/11 dal campo include 4 triple a segno, ma la buona partita dell’azzurro non basta a tenere in gara i suoi, che hanno in Will Barton dalla panchina (22) il miglior marcatore. Denver interrompe così la striscia di tre vittorie consecutive.