NBA, i risultati della notte: Toronto ancora ko
NBARussell Westbrook viene espulso a metà terzo quarto e i Thunder perdono a Memphis. Gli Hornets ancora senza Marco Belinelli vincono contro gli Heat. Utah batte Philadelphia e conquista la quinta piazza a Ovest
Phoenix Suns-Toronto Raptors 99-91 (Highlights) – I Raptors perdono la seconda gara consecutiva in back-to-back in Arizona contro i Phoenix Suns. Un match più complesso del previsto, in cui la rimonta finale - che dal meno 14 aveva rimesso in partita i canadesi - non è bastata a evitare la decima sconfitta stagionale che li allontana dai Cleveland Cavaliers, ora con due partite e mezzo di vantaggio in testa alla Eastern Conference. I Raptors faticano in attacco, distribuendo soltanto 8 assist su 27 canestri realizzati, tirando con il 40% dal campo e il 25% da tre. Decisivi in casa Suns i 22 punti e 10 assist di Eric Bledsoe e i 19 punti di Devin Booker.
Charlotte Hornets-Miami Heat 91-82 (Highlights) – “Siamo stati bravissimi: se riuscissimo a iniziare le partite come facciamo dopo l’intervallo, saremmo una squadra davvero molto interessante”. Parole e musica di Nicolas Batum, al termine dell’ennesima gara vinta dagli Hornets grazie a un parziale arrivato nel terzo periodo, la comfort zone della squadra del North Carolina. In una serata da 38.7% dal campo, Charlotte nel terzo quarto manda a bersaglio 13 dei 23 tiri tentatati, piazza un parziale da 31-17 e sostanzialmente chiude il match. “Quello che mi ha convinto di più è stata la difesa nella quarta frazione”, ha commentato coach Clifford, soddisfatto della terza piazza a Est riacciuffata dopo il contemporaneo ko dei Boston Celtics a Cleveland. Alla sirena sono 22 punti per Kemba Walker, mentre Batum ne realizza 16 con 13 rimbalzi e 8 assist: gli Hornets vincono così la quinta gara delle ultime sei giocate e attendono soltanto il ritorno di Marco Belinelli, assente per la terza partita consecutiva a causa del problema alla caviglia.
Utah Jazz-Philadelphia 76ers 100-83 (Highlights) - Gli Utah Jazz, finalmente al completo dopo settimane passate a dover fare i conti con le numerose assenze, dominano il quarto periodo e battono i Philadelphia 76ers rimasti in partita per tre quarti. Per i padroni di casa sono ben tre i giocatori che mettono a referto 20 o più punti: 21 sono quelli di George Hill, mentre si fermano un gradino più sotto sia Gordon Hayward che Rodney Hood. I mormoni tirano con il 57% da tre e dimostrano piena maturità nel finale contro una squadra che ha opposto limitata resistenza. Per la squadra di coach Snyder è la 20^ vittoria in stagione, che vale l’aggancio al quinto posto agli Oklahoma City Thunder.
Memphis Grizzlies-Oklahoma City Thunder 114-80 - OKC perde in trasferta al Fedex Forum di Memphis giocando la peggior partita della stagione, chiusa col minor numero di punti messi a referto in questa regular season. Russell Westbrook, nervoso sin da inizio gara, segna 21 punti in 23 minuti prima di farsi espellere a metà terzo quarto al secondo fallo tecnico fischiato contro di lui. Il numero 0 per una volta non compare soltanto sulla sua schiena ma anche a referto nella colonna degli “assist”, in una gara in cui nessuno dei suoi passaggi ha portato a una conclusione di un compagno: evento rarissimo, visto che solitamente crea 20.7 tiri a partita per chi gli sta intorno. Memphis torna al successo nonostante l’assenza di Mike Conley, guidata dai 25 punti e 8 rimbalzi di Marc Gasol e approfittando nel quarto periodo (a partita ampliamente chiusa) di un Troy Daniels particolarmente ispirato che segna tutti i suoi 22 punti nell’ultima frazione.
Los Angeles Lakers-Dallas Mavericks 89-101 – Perdono ancora i Lakers, battuti in casa anche dai disastrati Dallas Mavericks di questa stagione, in quella che fino a qualche anno fa sarebbe stata una partita di cartello (e infatti andata in diretta nazionale su TNT, con Charles Barkley che ha dichiarato: "Adam Silver sta cercando di sabotare i nostri ascolti"). I texani, senza Dirk Nowitzki, mandano cinque giocatori in doppia cifra guidati dai 20 di Wesley Matthews e i 17 di Harrison Barnes. Ai gialloviola, in controllo del match nel primo tempo e poi sempre dietro da metà terzo quarto in poi, non bastano i 17 con cinque canestri dalla lunga distanza di Nick Young e i 18 di Julius Randle.