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NBA, DeRozan: “Do 100 dollari a chi riesce a fermare LeBron”

NBA

Il numero 10 dei Raptors lancia un appello ai microfoni dei cronisti a fine partita: "Vi sfido a trovare una persona in grado di fermare James in questo momento"

Ci risiamo. Ogni volta che l’aria dei playoff diventa più rarefatta e che il destino pone i Raptors davanti ai Cavaliers, i canadesi e in particolare DeMar DeRozan iniziano a fare una fatica bestiale nel riuscire a trovare il fondo della retina con continuità. E neanche il fatto di essersi lasciato alle spalle la miglior regular season della carriera sembra aver cambiato le cose per il numero 10 di Toronto, limitato in gara-2 a soli cinque punti in 31 minuti di gioco, uno solo arrivato nei primi tre quarti quando sostanzialmente è stata decisa la partita. Un canestro arrivato grazie a un viaggio in lunetta, la specialità della casa, conquistato soltanto a causa di un fallo tecnico comminato ai campioni NBA, bravi a concedere soltanto tre tiri liberi in tutto il match a DeRozan: “Fa schifo, fa veramente schifo – commenta senza nascondere la frustrazione a fine gara il giocatore dei Raptors -; perdere una partita in questo modo e chiudere con una prestazione come la mia è una cosa davvero orribile. Adesso abbiamo tempo fino a venerdì per tornare a casa, ragionarci su e soprattutto provare a riscattarci dopo questa partita”. Il problema principale, irrisolvibile all’apparenza, ha un nome e un cognome: LeBron James, protagonista di una post-season al limite della perfezione. Difficile trovare un rimedio per arginare un giocatore da 34.2 punti, 9.2 rimbalzi, 7.3 assist e 2.7 rubate di media. Un’impresa che, anche a detta del diretto interessato, merita una ricompensa. “Se tu riesce a trovare qualcuno in grado di fermare LeBron in questo momento – prosegue DeRozan, rivolgendosi al giornalista che gli ha fatto la domanda -, sono pronto a darti 100 dollari”. Un po’ pochini, vista la complessità del compito.

James decisivo su entrambi i lati del campo

La difesa di Cleveland in realtà non sembra aver bisogno di lanciare appelli per contenere il numero 10 dei Raptors, prontamente raddoppiato anche a costo di giocare in inferiorità numerica contro gli altri quattro compagni. L’imperativo è quello di non concedergli penetrazioni e tiri liberi, il pane quotidiano senza il quale DeRozan non è più in grado di alimentare le sue cifre. Un problema che si ripercuote anche sulla squadra, nonostante coach Casey abbia provato a schierare tutti i suoi migliori tiratori, mandando in campo già dalla palla a due Lowry-Powell-Patterson-Ibaka, rimasti però a lungo a secco visto che la palla non è mai uscita con i tempi giusti dal raddoppio. “Con LeBron diventa difficile riuscire a sfruttare il vantaggio, visto che è molto abile a giocare da battitore libero nella propria metà campo, nel portare il raddoppio e nel ritornare rapidamente in copertura sui tiratori. Sta facendo un lavoro enorme nella protezione del pitturato, potendo all’occorrenza cambiare e diventare letale sul perimetro”. A questo punto quindi toccherà stanziare un’altra ricompensa anche per chi riesce a battere la sua difesa; magari stavolta alzando un po' la posta in palio.