In Evidenza
Tutte le sezioni
Altro

Mercato NBA, Blake Griffin resta a L.A. per 173 milioni di dollari

NBA

L'ala dei Clippers accetta la corte di Steve Ballmer, Doc Rivers e Jerry West e firma per i prossimi cinque anni, proponendosi come volto della franchigia di L.A. dopo la partenza di Chris Paul per Houston

Condividi:

Un incontro durato tre ore, negli uffici dello Staples Center a downtown L.A., alla presenza del proprietario Steve Ballmer e di tutte le figure di spicco del management dei Clippers, da Doc Rivers al suo vice Lawrence Frank fino al nuovo prestigiosissimo consulente Jerry West. E poi i suoi compagni, vecchi e nuovi: Jamal Crawford, DeAndre Jordan, Wesley Johnson ma anche i neo-arrivi Patrick Beverley e Sam Dekker. Tutti presenti per convincere Blake Griffin ad accettare l’offerta dei Clippers e diventare – ora che Chris Paul è a Houston – il giocatore simbolo della franchigia losangelina. E l’ala n°32 – convinto anche da un super contratto di 173 milioni di dollari per cinque anni – alla fine ha detto sì, assicurando così ai Clippers il giocatore attorno al quale costruire l’ennesimo roster vincente, per competere in una Western Conference con sempre più abbondanza di talento (ora che anche Paul George ha lasciato l’est di Indiana per l’ovest di Oklahoma City). Per non lasciare niente al caso, i Clippers hanno invitato e accolto allo Staples Center anche i due figli di Griffin – Ford e Finley Elaine – insieme alla sua fidanzata Brynn Cameron: al loro arrivo è stato immediatamente proiettato un video con il nuovo quintetto di L.A. (ovviamente comprendente lo stesso Griffin) seguito poi dalle immagini di una sorta di museo dei Clippers nel quale trovavano posto diversi eventi degli ultimi 7 anni della sua carriera, tutti spesi con la maglia della squadra di L.A.. “C’era un po’ di timore che Blake fosse impressionabile dal corteggiamento di altre squadre” – su tutte Miami, Boston o Phoenix” – ha raccontato un suo compagno che ha voluto restare anonimo mentre invece le visite già programmate nel deserto dell’Arizona e anche a Denver, per incontrare i Nuggets, sono state prontamente cancellate dopo l’accordo con i Clippers. 

Fiducia nonostante gli infortuni

Ballmer e Rivers non si sono quindi fatti spaventare da una storia personale ricca di infortuni che vede la loro ala anche in questo momento fermo ai box come conseguenza di un intervento subìto a maggio all’alluce del suo piede destro,  guaio fisico che lo terrà lontano dal campo al via della stagione (il rientro è previsto per metà novembre o forse addirittura i primi di dicembre). Dopo l’addio di Chris Paul, però, i Clippers avevano un disperato bisogno di lanciare un messaggio forte ai propri tifosi e al resto della lega, e per farlo non hanno esitate a investire pesantemente sul loro n°32, che guadagnerà 30.3 milioni di dollari già dalla prossima stagione fino a sfiorare i 40 nell’ultima annata del suo nuovo accordo, nel 2021-22. “È una firma che ha un peso enorme – sono state le parole del suo compagno Jamal Crawford – perché Blake rimane uno dei migliori giocatori della NBA e per lui Los Angeles è casa. Quando ho saputo che aveva scelto di restare ho pensato di sognare: è stata una sensazione incredibile”.